Gruppo Hera: l’acqua del rubinetto è una scelta sostenibile ed economica

interruzione acqua

Acqua del rubinetto: se non la bevi, forse non sai cosa ti perdi; berla, infatti, non è più solo una questione di comodità, ma una scelta che parla di rispetto per l’ambiente, attenzione alla salute e risparmio economico per le famiglie. Il Gruppo Hera, con il suo report “In buone acque”, rinnova la propria attenzione nell’informare i cittadini su un uso consapevole di questa risorsa e sull’impegno quotidiano per erogare un servizio idrico di eccellenza a oltre 3,6 milioni di persone. Basti pensare che, solo nel 2024, la multiutility ha investito 261 milioni di euro nel ciclo idrico (cifra che raggiunge i 299 milioni includendo anche i lavori finanziati da terzi o dalle società degli asset, superando del 14% la media nazionale).

Di questi investimenti il 63% è stato destinato all’acquedotto, il 16% alla fognatura e il 21% alla depurazione. Un impegno concreto per garantire un servizio efficiente, sicuro e all’altezza delle sfide ambientali, che riguarda una risorsa vitale della quale ciascuno di noi consuma mediamente 215 litri al giorno per diversi scopi (Fonte: The European House – Ambrosetti, Libro bianco 2025).

Qualità garantita da oltre un milione di analisi

In un Paese dove il 95% dei cittadini si dichiara attento all’ambiente, solo il 29% beve abitualmente acqua del rubinetto. Un dato che fa riflettere, soprattutto se si considera che l’Italia è tra i Paesi europei in cui la qualità dell’acqua è fra le più alte. Una qualità che il Gruppo Hera garantisce con controlli frequenti e rigorosi. Nel 2024 sono state effettuate sui territori serviti oltre 1,1 milioni di analisi, più di 3.000 al giorno, con concentrazioni medie rilevate per tutti i parametri inferiori ai limiti di legge in una misura compresa tra il 68% e il 93%, se non addirittura non rilevati.

Leggere l’etichetta, anche dell’acqua

È sempre buona norma controllare le etichette dei prodotti che utilizziamo, di ciò che mangiamo e che beviamo. Quanti sanno che l’acqua del rubinetto ha la sua etichetta? Il Gruppo Hera la inserisce in bolletta, aggiornata ogni sei mesi, con i risultati delle analisi effettuate su ogni comune servito. È possibile, quindi, controllarla per verificarne l’ottima qualità. L’acqua del rubinetto, secondo le analisi, è oligominerale, a basso tenore di sodio, ricca di calcio, magnesio e potassio. È buona, sicura e arriva direttamente a casa. Significativo anche il dato che riguarda la riduzione dell’impatto ambientale: grazie al 57% dei clienti Hera che la bevono abitualmente o saltuariamente, solo lo scorso anno sono state evitate oltre 460 milioni di bottiglie di plastica. Se tutti i clienti di Hera la scegliessero sempre, il risparmio di bottiglie e bottigliette supererebbe il miliardo.

Un risparmio che fa la differenza

Una famiglia di tre persone nel territorio servito che sceglie l’acqua del rubinetto può risparmiare oltre 600 euro all’anno. Mille litri costano appena 2,63 euro, contro i circa 380 euro dell’acqua in bottiglia. Un gesto semplice, che alleggerisce il portafoglio e riduce l’impatto ambientale, non solo in merito al mancato utilizzo di contenitori di plastica, ma anche per le mancate emissioni legate al trasporto.

Strumenti digitali per cittadini consapevoli

Dal report “In buone acque” all’app Acquologo, passando per il Diario dei consumi e il Bonus idrico, Hera mette a disposizione un’ampia gamma di strumenti per informare, coinvolgere e sostenere i cittadini. Perché la qualità dell’acqua e il suo utilizzo consapevole sono una responsabilità condivisa. Il report tematico di sostenibilità del Gruppo Hera “In buone acque”, oltre ad essere consultabile online all’indirizzo www.gruppohera.it/report, è disponibile nei principali sportelli clienti della multiutility.

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