Il Campo Gotti ha celebrato il Bonaiuto Day per il settantennale del record italiano e migliore prestazione mondiale Allievi. A sorprendere tutti nel 1955 fu il giovane atleta forlivese Raffaele Bonaiuto, che appena 17enne, lanciò il giavellotto alla misura di 69,57m. La Libertas Atletica Forlì non si è lasciata sfuggire l’occasione per celebrare una delle più esaltanti prestazioni ottenute nella storia di Forlì. Il settore del giavellotto è stato così preparato con cura in ogni dettaglio, con indicatori e fettucce bianche, consentendo al pubblico e agli atleti di individuare la metrica del lancio, prima ancora del display luminoso dei giudici. In corrispondenza dei 69,57m una fettuccia rossa sanciva la potenza della gittata mondiale di Bonaiuto.
Più di 500 lanci che hanno tracciato nel cielo traiettorie dai 20m ai quasi 70. Ad assistere alle gare gli emozionatissimi parenti di Bonaiuto: la figlia finlandese Annica e i cugini Marino e Flavia. Fra i prestigiosi ospiti non poteva mancare Germano Gimelli classe 1936, 51”9 nei 400hs, compagno di allenamenti di Bonaiuto, che ha deliziato i presenti con aneddoti veramente curiosi. In quegli anni gli esercizi della preparazione fisica venivano eseguiti senza sovraccarichi, in modo naturale. “Ma io e Lello eravamo di tutt’altro parere. Ci eravamo procurati una sbarra di ferro alle cui estremità erano state saldate due grosse palle di ferro. Pesava 33kg, ma erano sufficienti per svolgere una discreta serie di esercizi di potenziamento. Ma guai farlo al campo davanti a tutti, ci avrebbero presi per due matti! Così ogni tanto ci trovavamo a casa sua, lontano da sguardi indiscreti.”
Poi Gimelli parla della pista in terra rossa: “Prima della gara eravamo soliti a fare il giro della pista nella rispettiva corsia assegnata, per sistemare i buchi lasciati dai precedenti atleti.” Un’altra atletica, ma straordinariamente attuale. Basti pensare che a tutt’oggi entrambe le prestazioni dei due giovani talenti forlivesi, consentirebbe loro di entrare in finale ai Campionati Italiani Assoluti.
Le gare si sono succedute nel rigoroso rispetto degli orari, e di categoria in categoria, le gittate si sono avvicinate alla fettuccia rossa del lancio di Bonaiuto, senza tuttavia superarlo. A rendere ancora più avvincente la giornata, ci ha pensato il campione Paralimpico Matteo Masetti medaglia d’oro ai Deaflympics 2021. Iscritto alla gara col migliore accredito dei contendenti con 70,56m, fin dai primi lanci ha dimostrato di valere la misura e di lancio in lancio si è avvicinato alla fettuccia rossa. Vedere un giavellotto librarsi in aria, disegnare una traiettoria così lunga, l’urlo dell’atleta, la spallata formidabile, hanno proiettato magicamente tutti i presenti nel lontano 1955. “È stato veramente emozionante, sembrava di essere lì davanti a Raffaele” – spiega Giuliana Amici – l’aria era frizzante, se ne intuiva il sapore dell’adrenalina, la prestazione che poteva scaturire ad ogni spallata. Non sappiamo la sequenza e le misure dei singoli lanci che portarono Bonaiuto al record, ma vedere un atleta avvicinarsi di lancio in lancio alla fettuccia rossa, veniva spontanea la partecipazione al gesto atletico, seguire il giavellotto in volo, vederlo veleggiare e vincere il vento”.
Per la cronaca il premio Bonaiuto è andato al comasco Masetti con la misura di 68,74m, secondo il bolognese Andrea Ghiselli record personale 63,32m, terzo il bolzanino Goeller Hubert categoria master 45 anni 56,67m. Buon quarto posto per lo junior della Libertas Forlì Luca Franco 54,09m. Alla manifestazione ha assistito anche l’Assessore allo Sport del Comune di Forlì Kevin Bravi, che ha potuto verificare il potenziale organizzativo della Libertas Atletica Forlì. Nella foto da sinistra Giuliana Amici, al suo fianco Germano Gimelli con i parenti di Raffaele Bonaiuto e la figlia Annica l’ultima a destra.