La Provincia di Forlì-Cesena vicina alla soglia dei 400.000 residenti

Forli dall'alto

Sotto l’aspetto demografico, al 31 dicembre 2024 risultano 393.628 residenti in provincia (-0,42% rispetto al 2019 e +0,21% rispetto al 2023). La popolazione residente si concentra prevalentemente nei Comuni di Forlì (per il 29,9% del totale), Cesena (24,4%) e Cesenatico (6,6%). Il comprensorio di Cesena risulta essere quello maggiormente popoloso (208.578 residenti pari al 53,0% del totale provinciale), con una densità demografica pari a 187 abitanti per km quadrato (la media provinciale è 166 ab/kmq) e con una flessione della popolazione pari allo 0,55% nel medio periodo (2024-2019). La densità demografica maggiore si conferma nel Comune di Gambettola (1.401 abitanti per km quadrato), quella minore a Premilcuore (7 ab/kmq).

In generale, l’81,7% dei residenti in provincia è localizzato in pianura (densità pari a 466), dove negli ultimi 5 anni la popolazione è diminuita dello 0,46%; in collina (dove si concentra il 15,0% della popolazione residente totale) la densità demografica è pari a 58 ab/kmq e la popolazione nel medio periodo risulta stabile; in montagna, invece, si riscontra il 3,2% dei residenti totali (densità pari a 19 ab/kmq), in flessione del 2,94% nel medio periodo e prevalentemente anziani, con indice di vecchiaia (rapporto tra il numero degli over 64enni e il numero dei giovani fino ai 14 anni) pari a 286,7, contro il dato medio provinciale di 216,7. Tra tutte le aggregazioni territoriali della provincia di Forlì-Cesena, l’area del Basso Rubicone presenta la più elevata densità demografica (674 abitanti per km quadrato), comprende il 14,7% dei residenti totali, la sua popolazione è cresciuta dell’1,52% negli ultimi 5 anni e si conferma il territorio con l’indice di vecchiaia più contenuto (165,6), sebbene in crescita negli anni.

Nel 2024, l’incidenza provinciale degli stranieri residenti sul totale della popolazione è pari all’11,5%; il Comune di Galeata si conferma quello con la maggiore presenza di cittadini non italiani (21,2%), seguito da Portico (21,1%) e Savignano sul Rubicone (15,7%). Tra le aggregazioni territoriali, la presenza di cittadini non italiani residenti è maggiore della media provinciale per quanto riguarda la Valle del Bidente (13,9%), l’area del Basso Rubicone (12,8%) e l’area della montagna forlivese (13,8%); inferiore al dato provinciale nella Valle del Savio (9,6%), nella Vallata del Tramazzo (9,6%) e nella Valle dell’Uso-Rubicone (9,2%). L’incidenza degli stranieri residenti, infine, è maggiore nel Comprensorio forlivese (12,6%), rispetto a quello cesenate (10,4%).

Il tasso migratorio netto provinciale (saldo migratorio per 1.000 abitanti, che comprende il movimento migratorio di stranieri e di italiani da altri Comuni e dall’estero) è pari a 7,3 immigrati netti per 1.000 abitanti; tale rapporto può fornire indicazioni utili circa l’attrattività di un territorio che, per il 2024, risulta superiore alla media nella Vallata del Montone (14,4), nella Valle del Bidente (10,0) e nella collina forlivese (11,8), mentre appare più contenuto, ma comunque positivo, nella Valle del Savio (4,1).
Per quanto riguarda la dimensione della ricchezza prodotta, il reddito medio lordo Irpef per contribuente (relativo al 2023 da dichiarazioni fiscali del 2024) più elevato si riscontra nei Comuni di Cesena (25.767 euro) e di Forlì (25.507 euro), mentre i valori più contenuti si registrano a Premilcuore (20.336) e Portico (19.545 euro).

Superiore al dato medio provinciale (pari a 24.190 euro) il reddito per contribuente dichiarato nel comprensorio forlivese (24.717 euro); inferiore alla media provinciale, invece, nel comprensorio di Cesena (23.726 euro), nei territori delle vallate (22.336 euro), nei Comuni collinari (22.479 euro) e in quelli montani (21.699 euro). Infine, con riferimento alle 35.492 imprese attive al 31/12/2024, la densità imprenditoriale (imprese attive ogni 1.000 abitanti) media provinciale è pari a 90,2. A livello di comprensori, si nota una maggiore imprenditorialità in quello di Cesena (94,6 imprese attive ogni mille abitanti), rispetto a quello di Forlì (85,1). Fra le altre aggregazioni, l’imprenditorialità è particolarmente elevata nella Valle del Savio (103,2, dove è prevalente l’agricoltura) e nei Comuni marittimi (100, con prevalenza di attività commerciali e servizi turistici).

Negli ultimi cinque anni, la numerosità delle imprese attive provinciali è scesa del 2,9%; la flessione è comune a tutte le aggregazioni territoriali, fatta eccezione per i Comuni marittimi (-0,2%) che, di fatto, risultano stabili. La contrazione delle imprese nel medio periodo è stata maggiore in collina (-6,8%), in montagna (-3,8%) e, in generale, nelle vallate (-6,8% Valle del Montone, -8,4% Valle del Bidente). Nei grandi Centri (Comune di Forlì e di Cesena), dove si concentra il 53,3% delle imprese attive provinciali, il calo è stato pari al 2,8% negli ultimi 5 anni.

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