«Il cimitero di Bertinoro versa da tempo in condizioni di grave incuria. Fatte salve alcune sporadiche e limitate manutenzioni da parte della Cooperativa incaricata, non si registrano interventi significativi di recupero o conservazione. La parte “monumentale”, che costituisce cornice a tre degli otto lati che delimitano il perimetro dell’intera struttura, si trova in stato di abbandono da molti anni. Le pavimentazioni risultano sconnesse, i soffitti presentano scrostature e infiltrazioni, mentre numerosi loculi mostrano crepe tali da lasciare intravedere le casse all’interno. Da oltre trent’anni permane un ponteggio di protezione volto a prevenire un possibile crollo, ponteggio che, allo stato attuale, necessiterebbe esso stesso di interventi di consolidamento. Molte tombe di famiglia risultano prive di qualsiasi manutenzione, in condizioni di completo degrado» è la critica del consigliere di minoranza della lista civica Voltare Pagina Massimo Medri.
«L’Amministrazione comunale secondo le vigenti normative cimiteriali potrebbe in determinati casi, e decorso un periodo di 40 o 99 anni, la restituzione dei loculi al patrimonio comunale; è possibile procedere a un censimento completo dei loculi utilizzati, inutilizzati o abbandonati? Numerose lapidi riportano date di decesso risalenti a oltre 80 anni fa, senza segni di manutenzione, illuminazione o contatti con eventuali eredi e nel frattempo si continua a realizzare nuove strutture per far fronte alla richiesta di loculi; i loculi eventualmente rientrati nella disponibilità comunale potrebbero essere rimessi in vendita» puntualizza Medri.
“Considerando un costo medio di circa 4.000 euro per loculo, il recupero e la rivendita anche di soli 40 loculi consentirebbero di reperire circa 160.000 euro, cifra che potrebbe essere destinata al restauro e alla manutenzione del Cimitero, restituendo decoro a un bene di valore storico e affettivo per la comunità. La concessione dei loculi potrebbe avere durata limitata (30-40 anni), così da garantire, con cadenza trentennale, le risorse necessarie per le future opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, rendendo la struttura autosufficiente dal punto di vista economico. A volte sono necessari la volontà politica degli amministratori, l’impegno dei tecnici, la dedizione degli impiegati e l’ingegno dei legali per individuare le soluzioni migliori” conclude l’esponente di Voltare Pagina.