Interrogazione regionale per incentivare lo sviluppo della farmacia dei servizi

farmacia comunale

Incentivare lo sviluppo della farmacia dei servizi, sia con riguardo all’erogazione dei servizi di telemedicina che con riferimento al convenzionamento dei servizi di deblistering, per favorire l’accesso al farmaco e l’aderenza alle terapie: per questo motivo ho depositato un’interrogazione in Regione”. A parlare è il consigliere regionale Luca Pestelli di Fratelli d’Italia: “Mentre il governo nazionale, anche attraverso il disegno di legge di bilancio, prosegue nel percorso di integrazione a pieno titolo della rete della farmacie e della farmacia dei servizi all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, ricevendo il plauso di Assofarm e Federfarma, la Regione Emilia-Romagna, al contrario, persevera in un’opera di centralizzazione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie. Ad esempio, attraverso le restrizioni imposte dalla D.G.R. n. 247/2024, che incidono negativamente sull’effettiva possibilità da parte delle farmacie convenzionate di erogare i servizi di telemedicina”.

Un corretto sviluppo del paradigma della farmacia dei servizi – continua Pestelli – garantirebbe infatti benefici ai cittadini, grazie al grado di capillarità della rete delle farmacie, che può fondare il proprio sostegno alla cittadinanza su ben 1.400 sedi sul territorio regionale, molte delle quali collocate anche nelle aree interne e periferiche. Incentivare la telemedicina in farmacia con uniformità impatterebbe anche in maniera positiva sulla problematica delle liste d’attesa, consentendo ai cittadini l’accesso a prestazioni come elettrocardiogrammi ed holter attraverso la rete delle farmacie. La Regione Emilia-Romagna invece sembra procedere nella direzione opposta: anche l’utilizzo massivo del canale di distribuzione diretta dei farmaci mostra i suoi limiti quotidianamente, ed in particolare a svantaggio dei cittadini residenti nelle zone periferiche e nelle aree interne, per le quali il servizio non riesce a garantire la corretta capillarità e a raggiungere i cittadini”.

Questa situazione – conclude Pestelli – va a detrimento non solo della salute dei cittadini, ma anche dei diritti degli stessi operatori sanitari di farmacia. Infatti è doveroso solidarizzare in questi giorni con i farmacisti collaboratori, al momento in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale. Per farlo, però, è necessario capire come la loro giusta battaglia passi anche e soprattutto attraverso l’incentivazione della loro alta professionalità, nonché delle competenze e delle possibilità della rete delle farmacie convenzionate: purtroppo, la Regione si sta muovendo in direzione diametralmente opposta”.

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