Italia Viva: “In Piazza Saffi dobbiamo portare le persone non le auto”

Piazza Saffi con le auto

Italia Viva interviene nel dibattito sulla mobilità in centro storico, prendendo posizione contro un clima politico che giudica “ripiegato sul passato” e “lontano dalle esigenze di una città moderna e sostenibile”. «Forlì deve guardare avanti. La sfida non è far tornare le auto, ma far tornare le persone. Serve una visione moderna, europea, che unisca vivibilità, cultura e qualità urbana. Solo così il centro potrà davvero tornare a essere il cuore pulsante della città».

Italia Viva, che conferma il sostegno al sindaco ma rivendica piena autonomia di giudizio, richiama le linee programmatiche sottoscritte nella scorsa campagna elettorale e architrave del mandato: «Non ci risulta faccia parte del programma il ritorno delle auto in piazza – precisano da Italia Viva –. L’obiettivo è migliorare l’accessibilità al centro, renderlo più attrattivo e funzionale, non riportare il traffico nel cuore della città».

Il partito di Matteo Renzi avanza alcune proposte “che sono quelle che abbiamo contribuito a scrivere nel programma del sindaco Zattini”: e più nello specifico, quelle di “potenziare l’offerta di parcheggi, utilizzando al meglio quelli già esistenti e individuando nuove aree di sosta nelle zone di prossimità. Parallelamente occorre rafforzare i collegamenti con il trasporto pubblico e creare condizioni che favoriscano la permanenza in centro e la possibilità per gli operatori di offrire prodotti e servizi di qualità. La sicurezza e la percezione di sicurezza vanno curate contrastando degrado e incuria, richiamando anche i proprietari privati alle proprie responsabilità”.

Un’attenzione particolare andrebbe riservata a piazza Cavour: “merita un progetto di riqualificazione complessiva, anche attraverso un concorso di idee, capace di valorizzare l’intero asse urbano che collega l’area del mercato ortofrutticolo con il cuore della città”.

Secondo Italia Viva, per piazza Saffi “non serve la possibilità di parcheggiare le auto, ma dare continuità allo sforzo dell’Amministrazione di promuovere iniziative culturali e commerciali continuative, capaci di attrarre cittadini e turisti e di sostenere le attività economiche del centro. Senza timore di aprirsi ulteriormente al coinvolgimento di operatori privati”.

Non si rende un buon servizio alla città, candidata a capitale italiana della cultura per il 2028 – chiude Italia Viva – facendo parlare di sé per proposte fuori dal tempo e inefficaci. Guardiamo al futuro e facciamo con un approccio costruttivo e rivolto al futuro”.

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