Lucchi: «La povertà non è un destino ma una responsabilità collettiva»

Francesca Lucchi Partito democratico

L’Aula ha approvato il nuovo Piano per il Contrasto alla Povertà, un documento che rinnova profondamente le strategie territoriali e consolida un modello che integra dimensione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa. «La Regione rafforza così il proprio impegno in un contesto in cui la povertà, come confermato dal recente rapporto Caritas, è diventata una condizione strutturale che coinvolge milioni di cittadini e richiede politiche pubbliche solide, coordinate e capaci di prevenire nuove forme di esclusione. Il nuovo Piano della Regione rafforza i servizi sociali, sostiene la presa in carico delle persone senza dimora e mette a disposizione strumenti per affrontare sovraindebitamento e povertà energetica. Questo Piano è un passaggio politico e culturale importante – afferma la consigliera regionale del Partito Democratico Francesca Lucchiperché la povertà non è una fatalità e non può essere trattata come un costo da tagliare. È un fenomeno complesso, fatto di solitudini, lavori discontinui, case insicure, salute fragile e famiglie che non ce la fanno. Proprio per questo servono istituzioni presenti, capaci di sostenere percorsi di emancipazione e non misure che durano una stagione. Mentre il governo nazionale anche con la nuova legge di bilancio smantella strumenti fondamentali e indebolisce la rete dei servizi, la nostra regione continua a investire, a dare continuità e costruire futuro. Lo facciamo perché crediamo che la giustizia sociale sia una scelta».

Le persone fragili non sono casi amministrativi o numeri – conclude Lucchi – ma storie, comunità e relazioni che rischiano di spezzarsi. Oggi ribadiamo la nostra visione. Nessuno si salva da solo e il welfare non è un peso ma una infrastruttura di civiltà, ma perché funzioni davvero tutti i territori devono fare la loro parte. Se i servizi restano concentrati su pochi, le persone si spostano, con il rischio di lasciare vuoti altrove. La responsabilità è condivisa e con questo Piano vogliamo sostenere ogni territorio e continuare a lavorare affinché chi cade trovi sempre una mano tesa e non una porta chiusa, ovunque nella nostra regione”.

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