Morgagni: «Forlì fanalino di coda in Regione per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica»

Federico Morgagni

«Forlì è sempre più sola all’ultimo posto della classifica dei capoluoghi emiliano-romagnoli per sviluppo digitale e innovazione tecnologica. È questo ciò che emerge dalla recente pubblicazione del City vision score 2025/26, report che misura il livello raggiunto dalle amministrazioni locali in termini di politiche per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Si tratta di un dato grave, ma che purtroppo non sorprende: è solo di pochi mesi fa la pubblicazione dell’indagine 2024 sulla maturità digitale dei comuni capoluogo, curata dall’autorevole Forum della Pubblica amministrazione, nella quale Forlì veniva classificata come l’unico capoluogo dell’intera Regione con un livello “medio-basso” di maturità digitale» è il commento di Federico Morgagni, consigliere del Gruppo del Partito Democratico.

«In una stagione in cui la capacità dei territori più dinamici di valorizzare l’innovazione tecnologica e digitale, trasformandosi in vere e proprie “smart city”, è una leva fondamentale di sviluppo e benessere economico, è evidente che il ritardo accumulato da Forlì si traduce in un significativo svantaggio competitivo che ricade sulle nostre imprese e sull’intero tessuto produttivo locale. La lentezza dei processi di digitalizzazione e semplificazione comporta un sovraccarico burocratico che pesa negativamente su imprese e professionisti, oltre a rendere più complessa la trasparenza della pubblica amministrazione davanti ai cittadini. Eppure, nonostante le promesse elettorali, l’Amministrazione non sembra affatto preoccuparsi della situazione. Se le risorse destinate all’innovazione digitale rimangono limitate, anche in termini di personale messo a disposizione degli uffici competenti, il Comune non sta neppure svolgendo un ruolo di regia e promozione di processi collaborativi fra il pubblico e il privato per lo sviluppo di progetti innovativi in direzione di una città più intelligente e sostenibile» argomenta il consigliere Dem.

«La stessa vicenda dell’Archivio comunale, con i materiali danneggiati dall’alluvione condannati al deposito a tempo indeterminato nelle celle frigorifere e le enormi difficoltà affrontate da professionisti e cittadini nell’accesso a documenti pur indispensabili per molte pratiche, è la spia di una indifferenza per il problema che non può più essere accettata. Ma anche la digitalizzazione delle pratiche correnti e di quelle pregresse non interessate dall’alluvione segna il passo, così come continua a mancare alla città un progetto coerente di produzione di contenuti culturali digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale e lo sviluppo di imprese, a causa della continua rideterminazione delle funzioni dell’ex Santarelli. Alla luce di tutto ciò, riteniamo imprescindibile un cambio di passo: il rilancio di Forlì come città dell’innovazione digitale deve divenire realmente un obiettivo primario dell’attuale mandato amministrativo, con scelte coerenti anche in termini di investimenti che ci attendiamo siano messe in campo già dal prossimo, e ormai imminente, bilancio di previsione» conclude Federico Morgagni.

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