Mozione contro le auto in piazza. La sinistra: “La maggioranza scappa dal Consiglio e dalle proprie responsabilità”

Piazza Saffi con le auto

«Ieri il Consiglio comunale avrebbe dovuto discutere la mozione presentata dalle opposizioni per mettere da parte definitivamente l’ipotesi sbagliata e anacronistica di riportare le auto in Piazza Saffi, una scelta miope e in controtendenza con quanto avviene nel resto del Mondo, peraltro criticata pubblicamente anche da forze della maggioranza come Forza Italia, Italia Viva e il gruppo politico Risorgimento repubblicano. La discussione, tuttavia, non si è svolta perché i consiglieri della maggioranza hanno preferito darsi alla fuga, facendo venir meno il numero legale e provocando la fine anticipata del Consiglio» si legge in una nota dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle, Rinnoviamo Forlì.

«È andata così in scena una pagina brutta e imbarazzante per il nostro Consiglio comunale e per la politica forlivese, ormai sempre più frequentemente ostaggio dei teatrini della destra. Ma non è certamente con questi espedienti che la maggioranza può sperare di nascondere le proprie divisioni interne che, dopo il ricompattamento di facciata del comunicato di lunedì, sono emerse ieri in maniera evidente, al punto che l’intero gruppo consiliare della Lista civica del sindaco Zattini, tranne il Presidente del Consiglio, presente in aula per evidenti obblighi legati al suo ruolo, era assente già prima dell’avvio della discussione, esattamente come il gruppo di Forza Italia» insistono le opposizioni.

«Alla città ancora una volta è stata sottratta la possibilità di una discussione aperta, fatta nella chiarezza delle diverse posizioni, e soprattutto di sapere cosa accadrà su una questione così dibattuta come quella delle automobili in piazza Saffi. Ma si tratta di un escamotage di corto respiro perché al prossimo Consiglio comunale la maggioranza si troverà nuovamente di fronte la medesima mozione dalla cui discussione stavolta sono fuggiti e, non potendo scappare in eterno, anche i partiti del centrodestra dovranno finalmente assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini» concludono PD, AVS, M5S, RF.

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