PD: “Educazione e cultura del rispetto e prevenire la violenza sulle donne”

violenza sulle donne

«Siamo di fronte a dati che, ancora oggi purtroppo delineano un quadro drammatico, anche sul nostro territorio: sono leggermente in calo gli accessi al Centro antiviolenza di Forlì e comprensorio, ma in aumento i casi di maltrattamento. I numeri dei femminicidi continuano a spaventare. Da una parte l’approvazione all’unanimità della proposta di legge sul “consenso libero ed attuale” è da considerare passaggio storico, dall’altra nel nostro Paese dobbiamo ancora discutere e dimostrare che l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole è fondamentale per prevenire gli episodi di violenza» si legge in una nota del Partito Democratico forlivese.

«Di questi temi abbiamo parlato, in un partecipatissimo incontro “La cultura del rispetto”, condotto dall’assessora regionale Gessica Allegni che ha fatto il punto sugli interventi finanziati dalla Regione Emilia-Romagna che ritiene determinante investire in prevenzione sulla rete dei Centri antiviolenza, Case rifugio, CUAV (Centri uomini autori di violenza) e finanziando altresì il reddito di libertà ed interventi educativi realizzati attraverso la collaborazione degli enti locali con gli istituti scolastici» insistono i Dem.

La serata è proseguita con dialogo insieme a Monica Fantini, ideatrice del Festival del Buon Vivere, Andrea Spada, psicologo del CTM-Centro Trattamento Maltrattanti, Paola Gatti, della Bottega d’arte “A casa di Paola” di Forlimpopoli, Maria Teresa Indellicati, dell’Associazione No.Vi.Art. partendo da come la cultura può contribuire a costruire il rispetto.

«Da questo dialogo è emerso come l’educazione sessuo-affettiva sia fondamentale per crescere nuove generazioni consapevoli e rispettose, come l’arte e la cultura possano essere un mezzo di espressione, di dialogo e vicinanza. Affrontato altresì anche il tema fondamentale dei percorsi per uomini maltrattanti. L’approccio nel contrastare la violenza contro le donne parte sicuramente dall’educazione che deve coinvolgere anche la scuola, ma fondamentali sono anche la costruzione di reti e di relazioni tra soggetti diversi per creare “alleanze” e non “conflitti” tra i diversi attori sociali che fanno parte della comunità, che sono insieme può contrastare un fenomeno così grave» conclude il PD.

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