Riuso dei locali sfitti in centro. Mozione di AVS: “Ora servono passi concreti”

Diana Scirri Alleanza Verdi e Sinistra

La mozione sul riuso temporaneo dei locali commerciali sfitti nel centro storico, presentata dal gruppo consiliare Alleanza Verdi e Sinistra e sottoscritta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Rinnoviamo Forlì, sarà approfondita in commissione consiliare, con il supporto di tecnici ed esperti. «La proposta nasce dalla constatazione, sempre più evidente, che il centro storico di Forlì soffre di un vuoto di attività, di presenze, di funzioni, e che questo vuoto non è solo economico, ma sociale e culturale. Come illustrato in sede di discussione, ogni locale chiuso è un pezzo di città che si spegne. La mozione intende quindi introdurre un regolamento comunale chiaro e stabile che consenta di attivare i locali sfitti in modo temporaneo, attraverso forme di comodato gratuito o agevolato, permettendo a realtà culturali, sociali, artigianali e artistiche di restituire funzione e vita agli spazi inutilizzati. Non si tratta di una misura simbolica né di una proposta estetica: si tratta di riportare persone nei luoghi, relazioni negli spazi, comunità dove oggi c’è silenzio» è il commento di Diana Scirri di Alleanza Verdi e Sinistra.

Ripopolare gli spazi di persone e attività culturali significa inoltre costruire coesione sociale, integrazione e sicurezza nel nostro centro storico. «Durante il dibattito, Lega e Fratelli d’Italia hanno confermato la loro linea tradizionale, sostenendo che gli interventi di “abbellimento” finora messi in campo siano sufficienti a contrastare la desertificazione del centro storico. Una posizione che riduce la rigenerazione urbana a questione di immagine, senza affrontare il nodo reale: un locale chiuso decorato è comunque un locale chiuso. È una vetrina che si guarda, non uno spazio che si vive. Per Lega e Fratelli d’Italia, dunque, anche la discussione sarebbe stata da chiudere sbrigativamente con un voto contrario, giustificato da presunte eccezioni di carattere formale. È significativo però che, all’interno della stessa maggioranza, alcuni consiglieri abbiano espresso interesse e disponibilità a lavorare oltre la logica della contrapposizione. Dopo un anno e mezzo di votazioni compatte e spesso pregiudiziali, si è visto un primo, concreto segnale di autonomia e responsabilità politica. È un elemento che va riconosciuto, perché apre la possibilità di un confronto reale» argomenta la consigliera comunale di AVS.

«Per questo l’opposizione accoglie positivamente il rinvio in commissione, non come un passo indietro, ma come un’opportunità di verifica. Saremo presenti con il massimo spirito costruttivo, pronti a portare documentazione, comparazioni con esperienze italiane ed europee, approfondimenti giuridici e proposte operative. Allo stesso tempo, manterremo la necessaria attenzione: la commissione dovrà dimostrare se l’apertura di oggi è una scelta di merito o solo una pausa tattica, se c’è davvero la volontà di dare sostanza a un’idea di città viva, o se si tornerà a logiche di facciata.
Perché il punto centrale resta questo: la rigenerazione urbana non è decorazione, ma partecipazione. Nei prossimi incontri, Alleanza Verdi e Sinistra, insieme a PD, M5S e Rinnoviamo Forlì, porteranno questa visione con serietà, fermezza e disponibilità al dialogo. Se oggi si è aperta una breccia nella rigidità politica che ha finora caratterizzato la maggioranza, è importante entrarci con competenza e lucidità, senza entusiasmi facili ma con la convinzione che il centro storico merita una politica che lo faccia vivere, non solo guardare» conclude Scirri.

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