“Ancora una volta il governo vuole mettere a rischio le zone più fragili. Questa volta lo fa attraverso la proposta di revisione dei criteri di classificazione dei Comuni montani, annunciata dal ministro Calderoli. Una proposta irricevibile, che avrebbe conseguenze deleterie sui territori che già devono lottare contro lo spopolamento, la difficoltà di accesso ai servizi e le carenze infrastrutturali”, afferma il segretario territoriale del Pd forlivese Enrico Monti.
“Si tratta di un provvedimento miope e profondamente ingiusto, che penalizza tutto l’Appennino e non aumenta di un euro le risorse complessive destinate ai territori, anzi, le riduce: dei 200 milioni di euro stanziati dal governo Draghi, è stato decurtato più del 50% che finora era destinato alle Regioni – dichiara il responsabile Ambiente e Cambiamento climatico del Pd forlivese Andrea Canali –. Questa legge è un palese favore politico e un colpo alla schiena delle nostre comunità. Introducendo criteri restrittivi basati sulla mera altimetria, favorisce unicamente le aree alto-montane a discapito dell’Appennino, escludendo Comuni fondamentali come Dovadola, Galeata, Rocca San Casciano, Civitella, Modigliana, Predappio e Meldola. Il governo sbandiera nuove risorse ma nei fatti le toglie, scatenando una guerra tra poveri, tra comuni confinanti, per poche briciole. È una scelta inaccettabile e pericolosa: gli effetti del cambiamento climatico in Romagna ci insegnano che senza la cura costante delle aree interne non può esistere protezione per l’intero territorio, dalla collina alla costa. È una legge contro l’Appennino, che mina una ricchezza culturale, storica e paesaggistica del Paese”.
“Ci uniamo all’appello promosso con la risoluzione del Gruppo Assembleare del Partito Democratico della Regione Emilia-Romagna, che ha come primo firmatario il nostro consigliere regionale Daniele Valbonesi, che impegna la Giunta a farsi promotrice, in sede di Conferenza delle Regioni, di una richiesta formale di revisione di questi criteri – aggiunge Monti -. La nostra Regione ha introdotto azioni virtuose per il sostegno allo sviluppo delle aree montane, puntando su servizi, sanità, scuola, infrastrutture digitali”.
“A questa visione punitiva del governo – spiegano congiuntamente Monti e Canali – il Partito Democratico contrappone un progetto di rilancio diametralmente opposto. Per questo la segretaria Elly Schlein, insieme ad altri parlamentari democratici, ha presentato già a luglio una proposta di legge sulle aree interne che mira ad un investimento serio e strutturale: l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo infrastrutturale da 6 miliardi di euro, un piano straordinario di assunzioni nella Pubblica amministrazione dei Comuni montani e il rafforzamento della sanità di prossimità, della connettività digitale e del trasporto pubblico locale, con priorità assoluta agli interventi contro il dissesto del territorio”.
“Mentre il governo e i parlamentari del centrodestra locale, che dovrebbero difendere la nostra terra, decidono di fatto di tagliare fuori le aree interne della nostra Provincia, attraverso queste leggi, il Partito Democratico continuerà a rimanere sempre a fianco di tali territori – conclude Canali-. Siamo stanchi di vedere parlamentari che, in settimana, tagliano fondi e servizi essenziali ai nostri Comuni, per poi presentarsi nel fine settimana a fare passerelle e promesse. I cittadini meritano rispetto, non questo doppio standard ipocrita. Nei prossimi mesi saremo in ogni piazza e in ogni frazione dei nostri Comuni montani e collinari per raccontare la realtà dei fatti di questo governo e per illustrare in dettaglio la nostra proposta di legge per il futuro delle aree interne, smascherando, una volta per tutte, la loro ipocrisia. Il PD si batterà in ogni sede per garantire la giusta attenzione e i giusti investimenti al nostro Appennino”.