Nel corso degli ultimi 5 mesi l’ex stabilimento Caproni di Predappio è stato interessato da un intervento di messa in sicurezza. Durante l’avanzamento dei lavori sono state pubblicate numerose segnalazioni attraverso i social network, nelle quali venivano evidenziate criticità relative alle modalità operative del cantiere e ai potenziali effetti sulla struttura dell’edificio. Le segnalazioni, corredate da immagini e aggiornamenti costanti, hanno mostrato come alcuni interventi risultassero nocivi per la fabbrica e privi di un criterio coerente con la natura storica e strutturale del complesso.
Il cantiere è stato affidato alla ditta Technologica di Predappio. Nel corso dei mesi si sono verificati diversi cedimenti e ulteriori situazioni di criticità, portate all’attenzione dell’opinione pubblica dal blog Caproni Le Ali della Romagna. Il blog, attraverso i propri canali social, ha documentato l’evoluzione dei lavori, illustrando le dinamiche del cantiere e le problematiche riscontrate. Dopo l’ultimo crollo, Caproni Le Ali della Romagna, attivo dal 2021 nella divulgazione e nella salvaguardia della storia dello stabilimento aeronautico, ha raccolto e rielaborato il materiale pubblicato nel tempo. I contenuti, comprendenti aggiornamenti, immagini e resoconti, sono stati organizzati in una relazione strutturata.
La documentazione è stata trasmessa tramite procedura formale di segnalazione alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, affinché gli organi competenti possano valutare nel dettaglio quanto avvenuto durante l’intervento di messa in sicurezza e le sue conseguenze sull’edificio storico. Secondo Amin Della Caproni, fondatore e curatore del blog, «in questi mesi di comunicati e aggiornamenti non si sono registrati miglioramenti da parte dei responsabili dell’intervento, che appare sempre più simile a una demolizione camuffata da messa in sicurezza. Si è preferito ignorare le criticità emerse e celebrare l’operazione sui social, piuttosto che rivedere le modalità operative e limitare i danni a una struttura già fortemente compromessa. Avevamo promesso che la storia non sarebbe finita qui e quella promessa è stata mantenuta. Ora attendiamo gli sviluppi, avendo già trasmesso la relazione agli enti competenti».
Amin Della Caproni segnala inoltre ulteriori criticità emerse nel corso dei sopralluoghi effettuati in questi mesi. «Le verifiche sul cantiere sono state numerose, in alcuni casi persino più frequenti di quelle svolte da chi avrebbe dovuto occuparsene per competenza professionale. Nell’ultimo sopralluogo, effettuato venerdì 19 dicembre, è stata riscontrata la scomparsa del cancello in ferro dell’ingresso centrale dello stabilimento, già segnalata nei mesi precedenti. Ci auguriamo che il manufatto venga individuato e riposizionato al proprio posto al più presto».
Amin della Caproni