Venerdì 5 dicembre a Palazzo Sidera in via Navicella 22 a Forlì, sono attesi più di 200 cooperatori e invitati da tutta la Romagna, in occasione dell’ultimo appuntamento del programma di manifestazioni che per tutto il 2025 ha celebrato la rinascita delle libertà democratiche e del movimento cooperativo. Nell’occasione sarà presentato il libro “Quarantacinque, la rinascita della Lega delle Cooperative nella Romagna del secondo Dopoguerra“, opera dello storico Tito Menzani, pubblicato per i tipi di Franco Angeli editore.
Il volume indaga, attraverso fonti inedite e un ampio corredo fotografico, gli anni successivi al conflitto, dal punto di vista di coloro che fecero ripartire le imprese cooperative, dopo la drammatica parentesi del ventennio e la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Sarà lo stesso Menzani a presentare la propria ricerca al pubblico, mentre lo scrittore e attore Roberto Mercadini avrà il compito di contestualizzare con il suo intervento come la cooperazione abbia rappresentato un pilastro fondamentale per la ricostruzione sociale ed economica della Romagna.
I lavori si apriranno alle ore 9,00 presieduti da Romina Maresi, vicepresidente vicaria di Legacoop Romagna. Interverranno quindi Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale, e Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna. La giornata si concluderà con un momento simbolico: la consegna ufficiale delle prime copie del libro ai sindaci dei Comuni della Romagna.
«Quarantacinque» non è solo un anno: è un simbolo. Rimanda alla Liberazione dal nazifascismo, alla rinascita democratica dell’Italia e alla rifioritura del movimento cooperativo. A ottant’anni da quelle vicende, si è scelto di indagare un periodo storico fondamentale per le organizzazioni mutualistiche. Infatti, «Quarantacinque» è anche un articolo della Costituzione, scritta e approvata nel secondo dopoguerra, che riconosce la cooperazione quale pilastro della vita economica e sociale del paese. Lo Stato si dava il compito di promuovere questa forma di impresa, foriera di utilità civile. In questo libro, si ricostruisce la rinascita della Lega delle cooperative in Romagna nei difficili anni immediatamente successivi alla fine del fascismo.
Attraverso fonti d’archivio, in buona parte inedite, si racconta come le comunità locali, con sacrifici e con sincero entusiasmo, ridettero slancio al movimento dopo le devastazioni della dittatura e del conflitto. Ne emerge un affresco corale, fatto di uomini e di donne, di scelte valoriali e di impegno sociale, che fa luce su una pagina importante della storia romagnola, ma anche sulle rinnovate radici di un modello economico che oggi è solido e quanto mai attuale. La ricerca analizza le origini di Legacoop Romagna, restituendone il ruolo nella costruzione della democrazia, delle istituzioni repubblicane e di un’economia più florida ed equa nelle allora province di Ravenna e di Forlì. Un robusto corredo fotografico di immagini d’epoca impreziosisce il volume.
Tito Menzani è Responsabile etico di Coop Alleanza 3.0 e insegna Storia economica e materie affini nelle Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia. La sua attività di ricerca si è principalmente indirizzata verso la business history, spesso affrontata con contaminazioni interdisciplinari. Autore di numerosi libri, mostre e podcast, da anni è un interlocutore di imprese e organizzazioni in qualità di formatore libero professionista e di consulente scientifico.
Collabora stabilmente con la Fondazione Ivano Barberini, la Fondazione don Lorenzo Guetti e il Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto. Tra i suoi volumi più recenti: Nel cuore della comunità. Storia delle case del popolo in Romagna (con F. Morgagni, 2020); 101 domande sull’impresa cooperativa (con M. Dorigatti, 2021); Donne in cooperazione. Esperienze di vita e di lavoro in Romagna (con L. Orlandini, 2024).