«Forlì, come il resto del mondo, ha urgente bisogno di puntare sulle energie rinnovabili. Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti: eventi estremi si moltiplicano sia a livello locale che globale, mettendo a rischio territori e comunità. L’alluvione di maggio 2023 ha lasciato segni profondi nella città e nei cittadini, e a distanza di poco tempo altre catastrofi naturali hanno colpito zone vicine, come Faenza, e altre parti del mondo, dal Brasile all’Asia, fino agli incendi devastanti in Canada, Australia e California. Uragani e tornado di potenza mai vista causano distruzione e vittime ovunque passino. Alla base di questi fenomeni c’è il riscaldamento globale, alimentato dall’aumento dei gas serra come anidride carbonica e metano nell’atmosfera. Le principali fonti di questi gas sono i trasporti, gli allevamenti intensivi, le attività industriali, il riscaldamento domestico e soprattutto la produzione di energia tramite carbone e petrolio. Il fabbisogno mondiale di energia è sempre in crescita e spesso soddisfatto ancora attraverso fonti altamente inquinanti» si legge in una nota del M5S di Forlì.
«Esiste tuttavia una via d’uscita: la progressiva sostituzione delle centrali a carbone e petrolio con impianti solari ed eolici, tecnologie pulite e sostenibili già adottate con successo in molti paesi. La Cina, ad esempio, ha realizzato enormi distese di pannelli solari che coprono superfici superiori ai 100 km². L’Italia, invece, appare titubante: il governo rallenta gli investimenti sulle rinnovabili, critica le direttive europee che richiedono una transizione rapida verso queste fonti e, a livello locale, si avanzano proposte discutibili come le auto in piazza Saffi. Nei quartieri forlivesi di Ronco e Villanova sono programmati nuovi impianti fotovoltaici, ma alcuni cittadini si oppongono. È comprensibile che di fronte a cambiamenti così grandi si generi confusione e disorientamento, soprattutto quando manca una corretta informazione da parte delle istituzioni» continua la nota.
«Il Movimento 5 Stelle sottolinea invece l’importanza di investire sulle rinnovabili non inquinanti, ricordando che i veri problemi della città non sono i nuovi impianti fotovoltaici o agrivoltaici, ma il consumo di suolo a vantaggio di supermercati inutili, l’inquinamento da polveri sottili, alimentato anche da due inceneritori che bruciano rifiuti provenienti da fuori città, e la messa in sicurezza dei fiumi, ancora a rischio esondazione finché non verranno realizzate le vasche di laminazione. Altri temi urgenti sono la cementificazione selvaggia, che aggrava i problemi di allagamento ad ogni pioggia, e la scarsa attenzione alla salute pubblica in una delle aree più inquinate d’Italia, la pianura padana. Per questi motivi, il Movimento 5 Stelle invita i cittadini a mobilitarsi e a concentrare l’attenzione pubblica su queste questioni, fondamentali per il benessere della comunità e la tutela del territorio» conclude il gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Forlì.