«Una nuova tegola cade sulla nostra testa. A lanciarla è il ministro leghista Calderoli che ha deciso di rivedere i criteri di classificazione dei Comuni montani. La decisione prevede un declassamento di tanti Comuni tra cui il nostro e altri delle vallate romagnole. Si tratta di una decisione sbagliata che penalizza moltissimo i territori più fragili e naturalmente penalizzati rispetto alle aree di pianura. La proposta del ministro, che ignora i minimi valori di solidarietà territoriale e sociale, si basa su parametri assurdi e discriminatori nei confronti dell’Appennino» si legge in una nota di Predappio Futura.
«Se venisse effettivamente applicata, escluderebbe dai fondi per la montagna oltre il 40% dei Comuni dell’Emilia-Romagna, con un taglio pesantissimo anche nella nostra provincia, dove verrebbero riconosciuti come montani solo 6 Comuni sui 17 attualmente inclusi. In questo modo salterebbero molti trasferimenti diretti dello Stato e contributi rivolti ai Comuni montani che si traducono in servizi essenziali per le aree più svantaggiate» insiste la lista di minoranza.
«Senza questi fondi diventerebbe anche difficile garantire la manutenzione delle strade che in molti territori collinari e montani rappresentano spesso l’unico collegamento per Comuni o frazioni isolate. Come Predappio Futura ci uniamo all’appello affinché governo e ministro modifichino la propria linea e comprendano le ragioni di tanti territori collinari e montani dell’Appennino che avrebbero bisogno di maggiori risorse rispetto a quelle attuali e, assolutamente, non di tagli» conclude PF.