A breve in Puglia i “Blasoni pittorici d’origine filosofica”, così Paolo Battaglia La Terra Borgese definisce le opere di Mariana Răducu, il Critico d’arte le descrive come concepite e percepite per il trionfo dell’affermazione assoluta della spiritualità, della giustizia contro il male, della virtù. E – prosegue – l’eleganza del gusto si unisce ad un inequivocabile senso del valore della conoscenza e della Tradizione che si rispecchia nella Natura rappresentata, dove la materia è erta a testimone dello spirito.
Ma ecco il testo critico completo: “Ai pennelli la Pittrice affianca coltelli e spatole, strumenti soprattutto per i piccoli particolari, per raschiare e segnare sulla superficie cromatica e rappresentare con dovizia di particolari il macro e il micro Cosmo. L’Artista specula su paesaggi, oggetti, figure, simboli, affetti, emozioni, stagioni, armonie, equilibrio, vita, tempo, spazio, fantasia, illusione, creato, infinito e metafisica. Si tratta di eccellenti conferme con le quali, nella sinottica effervescenza del linguaggio della sua pittura, Mariana Răducu ci sprona con affetto a entrare nella natura, proprio come fecero i pittori della seconda metà dell’Ottocento, quando si accorsero che lo stormire di una foglia, il luccichio dell’acqua o il canto di un uccellino nascosto tra i rami, offrivano ai dipinti ricche possibilità di comunione con l’Universo.
Con la sua pennellata tonda e opportunamente poco lampeggiante – mai brusca – quasi sempre accesa, Răducu non descrive in superficie la natura, ma la indaga in profondità e ne scava gli umori e i palpiti. Trova la sua fonte di ispirazione nell’Uno, e perciò le origini di questi quadri modernissimi sono molto lontane. Mariana Răducu si serve di un nuovo concetto dei contrasti di colore e delle ombre colorate per le armonie delle composizioni e per la vita infusa ai personaggi, si dimostra proprietaria di tecniche sofisticate e persona di grande spessore culturale, qualità che le consentono di esprimere opere autentiche e ben contestualizzate”.