Davide Drei sindaco di Forlì. «Condanno con forza gli episodi di violenza avvenuti nel tardo pomeriggio in centro a Forlì. Nel giorno dell’accensione dell’albero di Natale, a poche centinaia di metri dalle famiglie a passeggio si sono consumati eventi che non possono essere tollerati. Ho sentito personalmente per telefono il giovane sindacalista colpito da un bastone che mi ha assicurato di stare bene, ma di essere turbato da quanto successo. Voglio essere chiaro, Forlì non intende tollerare gesti fascisti che grondano di intolleranza e violenza. Il mio ringraziamento va alle forze dell’Ordine che sono prontamente intervenute onde evitare che questa giornata avesse un esito peggiore».
Bruno Molea (Civici Innovatori). «Clima teso che ci riporta agli anni di Piombo e alla teoria della tensione: i disordini di piazzetta della Misura non vanno sottovalutati, semmai affrontati e risolti senza indugio». Così il deputato forlivese Bruno Molea, vice capogruppo alla Camera di Civici e Innovatori, commenta quanto avvenuto oggi pomeriggio in pieno centro a Forlì. «Le tensioni tra gruppi di fede politica diversa, i confronti esacerbati che sfociano in scontri e violenza, il tutto pur alla presenza di una rappresentanza sindacale in un giorno di festa, mi riportano indietro nel tempo con amarezza – commenta Molea -. Per questo, nel timore che l’escalation di violenza ci riporti alla teoria della tensione e agli anni di piombo, questi episodi non possono essere considerati secondari o di poco conto. Semmai va indagato a fondo l’origine dello scontro, fermato sul nascere il focolaio di odio e respinto con forza ogni tentativo di prevaricazione da ogni parte venga. Oggi il nostro Paese non ha bisogno di questo, ma di dialogo costruttivo e mediatore, se si vuole davvero tornare a crescere e non si vogliono fare passi indietro nel percorso di democrazia».
Marco Di Maio (Partito Democratico). “Episodi di intolleranza, prevaricazione e violenza anche a Forlì, in piazzetta della Misura in pieno centro in un pomeriggio di festa per la città. Sbagliato sottovalutare questi episodi, sbagliato lasciare spazio a chi non accetta le differenze“. Lo afferma il deputato Marco Di Maio dopo i tafferugli di venerdì pomeriggio in piazzetta della Misura a Forlì, esprimendo “solidarietà al giovane sindacalista Gianni Cotugno e al poliziotto colpito dai manifestanti di Forza Nuova“. “Chi ha a cuore i valori e la storia della nostra Costituzione unisca le forze per riaffermare la centralità dei principi cardine di una convivenza civile e democratica – afferma ancora il deputato -. Abbiamo immediatamente segnalato il caso anche al ministro dell’Interno affinché si tenga alta l’attenzione su questi fenomeni anche nel nostro territorio“.
Chiara Mancini (Rifondazione Comunista). «Nel pomeriggio di venerdì 8, tra i mercatini natalizi, si è consumata anche a Forlì l’ennesima aggressione fascista. Insieme ad un gruppo di antifascisti forlivesi, tra i quali diversi studenti e Link Forlì, abbiamo sostato pacificamente di fronte ad un banchetto organizzato da Forza Nuova. La loro risposta? Dopo un’ora di quiete, alle 17 circa, 5 fascisti armati di manganello si sono lanciati sulla folla. Alcuni degli antifascisti sono stati colpiti, tra i quali Gianni Cotugno, segretario della Fiom di Forlì. È stata danneggiata anche la bancarella di fronte al banchetto, nella quale è stato introdotto un fumogeno da parte degli squadristi. Quando si smetterà di considerare queste forze come “democratiche”? La cosa sconvolgente è che le forze di polizia abbiano lasciato introdurre in Piazzetta della Misura 5 forzanovisti coi manganelli in mano, in mezzo alle persone che stavano passeggiando. L’intervento della Celere è subentrato solo successivamente e quei criminali non sono stati disarmati nell’immediato, come testimoniano diverse riprese. In tutto ciò, un ordine del giorno sulla concessione delle piazze rimbalza tra un consiglio comunale e l’altro da più di un anno. In tutto ciò, si continua a compiacere questi soggetti nella vicina città di Predappio. Non possono essere concessi spazi pubblici a chi perpetua tali violenze, come è accaduto invece in questo caso. Bisogna farlo subito per la sicurezza di tutte e tutti le cittadine e i cittadini».
Link Forlì Studenti indipendenti. «Oggi, venerdì 8 dicembre, noi come Link Forlì studenti indipendenti, ci siamo trovati in piazza con alcuni sindacalisti della Cgil ed altri singoli cittadini, spontaneamente riuniti, per comunicare pacificamente alla collettività che i fascisti e le loro proposte di legge discriminatorie non devono trovare spazio nella nostra città. Quello che era un momento di discussione pacifica, con chi abitualmente stava frequentando i mercatini natalizi in piazzetta della Misura, si è trasformato rapidamente in un’aggressione ai nostri danni. Infatti dal nulla sono comparsi un gruppo di militanti dichiaratisi di Forza Nuova che, armati con spranghe e fumogeni, hanno picchiato e spintonato i manifestanti. Uno di loro ha addirittura lanciato un fumogeno mirando una commerciante della zona, rischiando di far divampare un incendio tra le bancarelle. Il segretario della Fiom Cgil Forlì Gianni Cotugno è stato ferito nel corso dell’aggressione squadrista. Oltre i commercianti sono stati esposti al rischio anche famiglie e bambini che si trovavano a circolare tra i mercatini. Crediamo che questo gesto non sia degno di un paese democratico. Forlì città antifascista, con le sue istituzioni e le sue forze civiche, deve rispondere a questa aggressione con una forte presa di posizione per impedire che episodi del genere possano ripetersi in futuro e che a questa fazione politica sia lasciata agibilità».
«Articolo Uno – MDP Forlì esprime tutto lo sdegno e la condanna più forti di fronte al vile attacco perpetrato nel pomeriggio dell’8 dicembre da facinorosi neofascisti esponenti di Forza Nuova, in piazzetta della Misura a Forlì, a giovani e famiglie che pacificamente presidiavano la piazza. Sono stati colpiti con un bastone il segretario della Fiom Cgil locale Gianni Cotugno, ed un poliziotto posto a presidio della manifestazione. A loro vanno la nostra solidarietà e i nostri auguri di pronta guarigione. Rimarchiamo ora e sempre che l’antifascismo è il valore fondante della nostra Costituzione e come sia inconcepibile che a 70 anni dalla sconfitta del fascismo possano ritornare rigurgiti xenofobi, omofobi e neofascisti. La risposta che da ogni democratico antifascista deve esserci con fermezza è quella dettata dalla XII disposizione della Carta Costituzionale: è vietata sotto qualsiasi forma e manifestazione la riorganizzazione del disciolto partito fascista. Le forze politiche e le organizzazioni che di fatto si richiamano all’ideologia fascista non hanno diritto di manifestare nelle libere piazze del nostro Paese democratico e vanno messe al bando in nome della tutela della democrazia, della libertà e della tolleranza. Le istituzioni, le autorità preposte, ai vari livelli, siano impegnate da subito ad impedire che quanto di così grave ed intollerabile si è verificato ieri anche a Forlì non abbia più a ripetersi mettendo in campo tutta la prevenzione, i controlli ed i provvedimenti necessari. Articolo 1 chiama tutti i democratici e amanti delle libertà a mobilitarsi e si impegna a presentare proposte volte a dare supporto ai provvedimenti in ogni sede istituzionale».
Daniele Avolio consigliere comunale di Forlì Gruppo Misto. «Condanno con forza l’episodio di violenza che oggi ha visto intaccare la serenità della Festa dell’Immacolata nel nostro Centro Storico, in piazzetta della Misura, ad opera di una frangia squadrista di Estrema Destra. L’attacco dissennato perpetrato ai danni di un gruppo di giovani che manifestavano pacificamente contro un banchetto non autorizzato di Forza Nuova, è stato portato a termine nelle vicinanze dei Mercatini di Natale, frequentati a quell’ora da famiglie e bambini. Come Consigliere Comunale ringrazio le Forze dell’Ordine prontamente intervenute che hanno ristabilito e garantito la sicurezza e l’ordine del pomeriggio festivo. Nel 2017 non sono più tollerabili questi atteggiamenti che traslano la libertà di opinione alle violenze degli anni Settanta».
«L’Anpi Provinciale FC – spiega il presidente Lodovico Zanetti in una nota – esprime la più dura condanna per gli episodi di violenza che hanno visto protagonisti facinorosi neofascisti, che hanno assalito un gruppo di cittadini forlivesi, costringendo a ricorrere alle cure ospedaliere un compagno della Cgil e un poliziotto intervenuto per fermarli. È ora di dire basta a questi rigurgiti neofascisti, che stanno riversandosi nelle nostre città. Dopo gli skin head a Como, l’orribile spettacolo fuori dalla redazione di Repubblica, la violenza razzista e omofoba arriva anche a Forlì. Cosa indecente per qualsiasi città del nostro paese, ma ancora più grave in una città medaglia di argento per la Resistenza, e a pochi passi dai lampioni cui i fascisti appesero i corpi dei partigiani del battaglione Corbari. Uno sfregio indegno alla loro memoria. È ora di dire basta con queste indecenti presenze. La politica deve dare risposta a questa esigenza di democrazia, che sorge spontanea tra i cittadini che hanno a cuore la giustizia e la libertà. Si agisca in fretta, prima che, come insegna la storia, sia troppo tardi».
Giovanni Paglia (Sinistra Italiana). «I fatti di questo pomeriggio a Forlì – un vero e proprio attacco squadrista in pubblica piazza ai danni di sindacalisti, studenti e militanti di sinistra – non lasciano spazio a dubbi casomai ce ne fossero: Forza Nuova e tutti i gruppi neofascisti vanno sciolti. Il ministro Orlando dia seguito alle parole dei giorni scorsi. Intanto esprimo la massima solidarietà mia e di Sinistra italiana al segretario della Fiom-Cgil, Gianni Cotugno, oggetto di una bastonata sferrata da un fascista (qui sua testimonianza), e a tutti gli antifascisti forlivesi». Lo afferma l’onorevole Giovanni Paglia, deputato romagnolo di Sinistra Italiana. «Presenterò immediatamente un’interrogazione al ministro Minniti per sapere come sia possibile che fascisti armati scorrazzino impunemente per le nostre città, occorre respingere con forza episodi e forze politiche del genere da parte di tutte le istituzioni e le forze democratiche».