«In bocca al lupo a Daniele Nasole: con lui, Forlì potrebbe tornare alle Paralimpiadi. La città sostenga il suo sogno, perché diventi il risultato di tutti». Così il deputato forlivese Bruno Molea, anche membro della giunta nazionale del Comitato italiano paralimpico, sostiene la preparazione del 35enne, forlivese “d’adozione” ora al raduno nazionale di paracanoa a Castel Gandolfo.
«Chi mi conosce sa quanto creda nel movimento paralimpico e sogni e mi impegni per un futuro nel quale Olimpiadi e Paralimpiadi non siano più divise da una diversa denominazione – commenta Molea -. Trovo nella storia di Daniele Nasole l’emblema di questa dicotomia. Con un passato da agonista e una carriera in Marina Militare alle spalle, è stato il fato e una terribile malattia a renderlo diversamente abile e a cambiare il suo destino anche sportivo. Le Paralimpiadi non siano le Olimpiadi di serie B come molti le intendono, ma un’occasione ancora più grande di dimostrare quanto lo sport sia in grado di fare in termini di educazione, crescita, salute e inclusione sociale. Sostengo la campagna di crowfunding lanciata da Daniele Nasole per l’acquisto della sua canoa speciale e spero che la città si appassioni come me alla sua impresa. Forlì conosce già da vicino le Paralimpiadi, penso ad esempio ad Azzurra Ciani a Londra 2012, e da forlivese spero ci ritorni in grande stile».