Francesco Oscar Ferraro, eclettico showmen di origine calabrese, l’avevo incontrato in occasione della sua partecipazione cinematografica nel film di Nicola Barnaba del 2012, dal titolo “La mafia alternativa”. Il film aveva partecipato al 65° Festival di Cannes, nella sezione Short Film Corner 2012 ed era stato ammesso a partecipare alla 58° edizione del TaorminaFilmFest 2012. Nel film il Padrino Vincenzo si ritrovava ad avere a che fare con il figlio, che al ritorno da Milano a conclusione di un ciclo di studi, sovvertiva ogni regola ed ogni criterio, ma tuttavia la voce del sangue rimaneva inalterata, seppure fra mille risate ed un figlio rimaneva pur sempre un figlio, e Francesco Oscar interpretava il ruolo di quel figlio insieme al noto attore Turi Giuffrida.
Da allora, da quel vicino anche se sembra già lontano 2012 Francesco Oscar Ferraro si è notevolmente evoluto artisticamente e dando libero sfogo alla sua natura eclettica si è espresso in diverse discipline artistiche, riuscendo sempre a distinguersi per abilità, merito ed originalità. Indubbiamente l’originalità è il primo segno di distinzione di questo abile showmen che con disinvoltura passa dalla recitazione, al canto, al ballo, dal cinema alla televisione. Nel canto è stato il primo cantautore a vincere la XX° Edizione del Videofestival Live 2017, nelle finali disputatesi a Milano Marittima nel mese di aprile 2017 e nell’anno successivo nel 2018 ha partecipato alle selezioni per il Festival “Voci Nuove” a Castrocaro Terme.
Sempre nel 2018 Francesco Oscar ha partecipato a CasaSanremo e per questa importante vetrina ha dovuto superare vari casting e selezioni, attraverso i quali è riuscito a raggiungere la meta che si era prefissato. Nel 2019 e quindi proprio in questo periodo si può conoscere e ammirare Francesco Oscar nel ruolo inedito di personal shopper all’interno del Salottino di Paolo Bonolis, come new entry facente parte delle Legioni dell’avvenente Miss Claudia. La televisione permette di aumentare la propria notorietà ed il programma “Avanti un altro” è un programma di grande successo, in onda su Canale 5 di Mediaset, seguito ogni sera da milioni e milioni di telespettatori.
Il termine “Personal shopper” è anche il titolo di un film del 2016 diretto da Oliver Assayas con la partecipazione di Kristen Steward nel ruolo di protagonista. La figura del personal shopper corrisponde ad un consulente per gli acquisti, che dietro compenso aiuta altre persone a scegliere e a comprare oggetti di vario tipo: abbigliamento, oggetti di arredamento, regali per le ricorrenze, etc. Il personal shopper, consulente per gli acquisti, può accompagnare la clientela per i negozi, oppure acquistare gli oggetti per conto loro. Questo lavoro si è da poco diffuso in Italia, all’incirca dal 2003-2004, ma sta diventando sempre più ambito e ultimamente e non è raro trovare professionalità di questo tipo soprattutto in città come Roma, Milano, Napoli, Firenze o Torino e principalmente nell’ambito della moda e del mondo dello spettacolo.
Ora Francesco Oscar entrerà nelle case degli Italiani, all’ora di cena, ricoprendo proprio questo ruolo e facendo parte del Minimondo di “Avanti un altro”. Si ritroverà quindi a fare domande ai concorrenti ogni qual volta che verrà scelto, fra i diversi personaggi del Salottino di Miss Claudia. Ora mi avvicino a Francesco per fargli qualche domanda in proposito.
Ciao Francesco, ben arrivato nel Mini mondo di Avanti un altro. Come ti sei trovato in questo nuovo ruolo? «Ciao Rosetta innanzitutto ti ringrazio per le parole spese e per questa intervista, come sempre sei una donna ed una professionista molto attenta. Non sono abituato a sentirmi chiamare Francesco, se non da mia madre e mio padre. Diciamo che Oscar ha preso il sopravvento, forse perché è più artistico o forse perché semplicemente mi rappresenta di più. Arrivare nel Salottino di Avanti un altro è stata un’esperienza stupenda, ricca di sorrisi e di incontri davvero speciali. In questo ruolo in realtà mi sono sentito perfettamente a mio agio, probabilmente perché rientra tra le mie mansioni reali, dunque non ho dovuto sforzarmi ad essere qualcosa di diverso da quello che sono. Poi la famiglia di Avanti un altro è una splendida catena di produzione ricca di umanità ed attenzioni, sia per noi, che per i concorrenti che per il pubblico in studio».
Fra il cinema e la televisione, quale è quello che più ti affascina e ti corrisponde? «Sono due realtà diametralmente opposte. Ovvero ho avuto la fortuna di fare entrambe le cose e posso confermare di amare entrambi i contesti per motivi ben diversi tra loro. Al cinema sei guidato di solito da un regista ed un’equipe di persone che lavorano sul tuo personaggio e ti aiutano a farlo completamente tuo. Hai la possibilità di spersonalizzarti, calarti in panni non tuoi, e dare spessore al personaggio mantenendo anche in modo impercettibile qualcosa di tuo, che a mio parere, da ancora più anima al ruolo. In televisione sei tu, i tempi sono veloci, e decidi di dare e di darti a piacere. Non segui un copione, ti cali in base al contesto e l’improvvisazione deve essere ben affinata, insieme a del sano carisma… beh, Bonolis è un uomo di televisione perfetto».
A proposito del tuo ruolo di personal shopper, tu eserciti questo ruolo anche nella realtà oppure questo corrisponde solo ad un copione di scena? «Quando prima dicevo che non mi sono dovuto sforzare, intendevo implicitamente anche questo. E’ stato semplice stare dentro il contesto perché dominavo l’argomento ed essendo una cosa che faccio anche nella quotidianità, non ero preoccupato. Più che altro, a differenza di quando lo fai tutti i giorni per alcuni clienti che magari hanno avuto occasione di conoscerti bene a quando arrivi nella casa degli Italiani, c’è qualche passaggio più delicato che se mi permetti voglio delineare. Io ho un mio look ben definito, piace o non piace, eccentrico o fuori dai canoni sociali dell’immagine estetica del maschio tipo, è il look che mi rappresenta e che non voglio assolutamente cedere a nessuno perché racconta la mia autenticità. Il cliente nato dal rapporto “face to face” lo comprende immediatamente, le persone a casa mi auguro non confondano ciò che io sono con ciò che potrei proporre a loro, un professionista in ogni settore deve accontentare il cliente, non se stesso».
Per la partecipazione a CasaSanremo hai dovuto superare diversi Casting. Per entrare a fare parte del Minimondo di Avanti un altro, sotto la guida della splendida Miss Claudia hai dovuto faticare molto oppure sei stato scelto al primo Casting? «Ho partecipato sia a CasaSanremo che a Sanremo Giovani nel 2017, ed i provini si sono stati molti. In realtà per Avanti un altro la situazione è stata ben diversa, dalla redazione stavano cercando una figura come la mia e la mia referente “Angela Colapietro” (direttrice dell’agenzia Extracasting a Roma) ne parlò ad Ivano Trau (direttore di FuoriClasse, un talent per ragazzi, dove io diverse volte sono stato in Giuria) e quest’ultimo a sua volta chiamò il carissimo amico David Pironaci, direttore della Whynot Accademy a Roma, che pensò immediatamente a me. Da lì un incontro prima tra noi e poi l’incontro con la redazione, che mi ha valutato immediatamente come idoneo. Un circolo virtuoso di amore lo chiamo io e di persone giuste al momento giusto. Miss Claudia è una donna splendida, capace di divertirsi moltissimo, solare e che prende a cuore il suo Salotto con tutti i suoi singoli componenti».
Nel tuo profilo Facebook si legge di te che sei : Performing Artist (Attore-Cantante Lirico e Leggero-Ballerino) ecco quale di tutte queste attività creative ti è più congeniale? «Per me l’arte è un propulsore gigantesco di vita e non vi è tra queste sfaccettature artistiche qualcuna che ne superi l’altra. Non voglio peccare neanche di presunzione, magari qualcosa riuscirà meglio e qualcosa meno, ma sento di dare tutto me stesso e questo mi premia, o almeno fino ad oggi mi ha premiato. Forse sono più debole nel lato “danza”, attività artistica che amo ma debbo ammettere che da qualche anno non riesco ad entrare in sala prove quanto sarebbe giusto starci».
Quali sono i tuoi prossimi progetti, vuoi anticipare qualcosa dei tuoi prossimi impegni? «Il mio prossimo impegno è di natura discografica, ho portato a termine un lavoro di scrittura inediti di cui posso svelare il titolo dal carattere provvisorio al momento ma che spero venga anche definitivamente confermato: “Amazzonia interna”. David Pironaci, il tramite di Avanti un altro, mi sta molto supportando in questa esperienza e speriamo a brevissimo di potervi far ascoltare quanto creato».
Ti ringrazio per la disponibilità e ti saluto chiedendoti due titoli: quale è il titolo della tua canzone preferita e quale è il titolo del tuo fil preferito? «“Canzone preferita… ne avessi solo una. Divoro tantissima musica ed a volta alcune canzoni diventano per me colonne sonore di precisi momenti o attimi storici. Facciamo come Radio Ricordi, che una la vivi ed una la ricordi. Quella che vivo al momento è “Anche Fragile” del nuovo album di Elisa “Diari Aperti” e quella che ricordo è “Valsinha” dell’immensa Mia Martini, mia conterranea. Film preferito…anche qui si apre una sfilza infinita di titoli che amo, ma non voglio dilungarmi troppo…di sicuro bisogna avere tra le visioni certe di cinematografia “Una giornata particolare” di Ettore Scola. Ringrazio te per le domande e per la gioia e l’affetto nel seguirmi sempre».
Rosetta Savelli