Quella delle scale mobili è una storia lunga e di successo, che ha portato questi dispositivi a riempire i nostri centri commerciali, le università, le metro e le stazioni. Era il 2 agosto del 1891 quando l’inventore George Wheeler depositò il primo brevetto della scala mobile, un impianto elevatore capace di cambiare per sempre l’aspetto di numerosi edifici. In realtà, non fu Wheeler a costruire la prima scala mobile; il suo unico merito è quello di aver studiato dettagliatamente il progetto ed aver immaginato tutte le caratteristiche del nuovo impianto elevatore. Il primo prototipo è stato realizzato nel 1859 dall’inventore Nathan Ames; nel suo impianto i gradini si muovevano su un nastro continuo. Purtroppo, l’inventore morì prematuramente e non ebbe il tempo di portare a termine il suo lavoro.
Fu Jesse Reno a raccogliere l’eredità dell’inventore Ames e a portare a compimento un percorso che portò all’ installazione del primo “ascensore inclinato”; era il 16 gennaio del 1893 quando entrò in funzione il primo esemplare di scala mobile, che era inclinata di 25 gradi, e viaggiava ad una velocità di circa 2 metri al minuto, e riusciva a trasportare oltre 5000 persone al giorno. Nel frattempo, l’ingegnere Charles D. Seeberger, che da tempo si interessava al progetto delle scale mobili, andò a lavorare per la Otis. Il primo modello di scala mobile commerciale fu installato a Parigi, all’interno dell’esposizione universale del 1900.
Alla base del funzionamento della scala mobile c’è un nastro trasportatore che trascina dei gradini mobili articolati che hanno la particolarità di rimanere sempre in posizione orizzontale. Il nastro è una banda chiusa ad anello che viene trainata dai rulli che si trovano alle estremità in alto e in basso della scala. Il meccanismo è azionato da un motore che si trova sotto il pavimento. Accanto alla scala di solito c’è un corrimano ricoperto di gomma antiscivolo che si muove alla stessa velocità delle scale.
La manutenzione va effettuata mediante uno specifico piano di manutenzione scale mobili. Personalizzato per ogni tipo di caratteristica tecnica, delle condizioni di usura e dalla finalità di utilizzo a cui è destinato. Ovviamente va affidata ad una ditta esperta che conosca il sistema principale che funziona attraverso l’uso di carrucole e contrappesi. Nella manutenzione va prestata molta attenzione a qualsiasi dettaglio poiché le scale mobili sono riservate quasi esclusivamente ad ambienti pubblici che ospitano migliaia di persone. Generalmente la gestione e la sorveglianza sul funzionamento delle scale mobili verrà effettuata da postazione remota tramite personale specifico.
Il posto di gestione e sorveglianza deve essere presenziato per l’intera durata dell’orario di servizio ed è effettuato tramite impianto televisivo (controllo di tutte le unità scale mobili) allo scopo di verificare eventuale utilizzo improprio o pericoloso da parte degli utenti. In conformità con la normativa europea EN 115, l’installazione delle scale mobili deve essere adatta sia per uso privato che per quello pubblico (supermercati, grandi catene di distribuzione, aeroporti e grandi opere, fermate della metropolitana, stazioni ferroviarie, etc.).
Per questo, ogni impianto prevede uno specifico piano di assistenza e di riparazione scale mobili, laddove subisca malfunzionamenti o blocchi. Esso deve essere quanto più personalizzato possibile e deve tenere debitamente conto di ogni tipo di caratteristica tecnica, delle condizioni di usura dell’impianto e della finalità di utilizzo a cui è destinato.