L’incompatibile

Vittorio Sgarbi

Lo fece alle elezioni politiche del 2018 con Forza Italia quando si candidò e venne eletto deputato grazie al posizionamento da capolista a Ferrara e Modena. Si candidò nonostante avesse ottenuto, solo un anno prima, la carica di Assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana in cambio del sostegno al candidato di centro destra Nello Musumeci. Vittorio Sgarbi non è nuovo a questo tipo di comportamenti che, nella vita di tutti i giorni, le persone comuni indicherebbero come una mera presa per il culo. Si perché le cariche di assessore o consigliere regionale con quella di deputato sono incompatibili. Al di là del fatto che lo vieta la legge, il fatto di ricoprire incarichi così importanti e cosi dispendiosi in materia di tempo ed energie dovrebbero avallare l’inopportunità di ricoprirli contemporaneamente. Ma Sgarbi attualmente è pure sindaco di Sutri e si vocifera che presto sostituirà Samantha Cristoforetti nello spazio.

E così un solo mese dopo l’elezione in parlamento, l’insultatore seriale del partito dell’amore nel 2018 dovette scegliere quale incarico lasciare e quali elettori aver preso per il culo. Ma molti di loro amano essere trattati come capre e per questo il “Gandhi di Chernobyl” ci regala oggi il sequel. Attualmente in carica da deputato, ha accettato la candidatura da “Morta Italia” come capolista, posizione che gli garantisce di essere eletto dopo domani alle regionali in Emilia Romagna per le province di Bologna, Parma e Ferrara. In caso di vittoria otterrà come ha dichiarato ai media, l’incarico di assessore, se invece il centrodestra perderà, quello di consigliere regionale. In entrambi i casi sarà costretto a scegliere nuovamente per l’incompatibilità che gli incarichi regionali hanno con quelli da deputato. Ma agli elettori che hanno deciso di votarlo e di farsi legittimamente rappresentare dal critico d’arte, cosa potrà poi dire quando sarà costretto a dimettersi da uno dei due incarichi? Se avrà un briciolo di coerenza ed onestà intellettuale solo tre cose: Capre! Capre! Capre!

Breve cronologia dei partiti per i quali si è candidato a livello comunale, regionale, nazionale o europeo a dimostrazione che nella vita si può cambiare idea spesso, come le mutande: Unione Monarchica Italiana, Partito Comunista, Partito Socialista, Democrazia Cristiana – Movimento Sociale, Partito Liberale, Forza Italia, Lista Pannella, Lista consumatore, Unione Democratici Cristiani, Movimento per le Autonomie, Partito della Rivoluzione Intesa Popolare, Verdi, Rinascimento, Forza Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *