La crisi del settore fieristico e la storia di Meeting Packet

Diana Minghetti Meeting Packet

Il Coronavirus ha completamente annullato il comparto fieristico, colpendo pesantemente tutte le realtà operanti nell’indotto. Tra queste c’è anche la Meeting Packet snc, nota azienda del settore degli allestimenti fieristici, oggi coinvolta dal brusco stop del settore. Come racconta la titolare Diana Minghetti (nella foto) “dopo aver iniziato l’attività 30 anni fa offrendo una ampia gamma di servizi per le aziende che commerciano con l’estero, dalle traduzioni, all’interpretariato, sino agli allestimenti fieristici, da circa una decina d’anni, visto l’espandersi e il crescente successo di quest’ultima attività, ci siamo specializzati, facendone il nostro core business. Fortunatamente non abbiamo mai lasciato il servizio di traduzione, riservato solo ad alcuni fedelissimi clienti”.

L’impresa già a febbraio aveva contratti per fiere internazionali in Italia e all’estero fino a giugno. Eppure il 22 febbraio è iniziato l’incubo. Chiarisce ancora l’imprenditrice “erano già avviati i lavori di montaggio degli stand a Eisenwarenmesse, la fiera della ferramenta a Colonia: un evento da migliaia e migliaia di espositori. Dopo un susseguirsi di notizie apprese con ansia crescente è arrivata la comunicazione, pochi giorni prima dell’inaugurazione, la fiera non avrebbe avuto luogo e dovevano essere smontati tutti gli allestimenti. Quello stesso giorno erano appena partiti i bilici per la Light&Building, la fiera dell’illuminotecnica, di Francoforte. Ma alle otto di sera arriva la comunicazione dei colleghi: fate rientrare tutto, la fiera è annullata”.

Una serie di annullamenti che in pochi giorni hanno coinvolto tutte le fiere in programma: Prowein, Cosmoprof, Tube&Wire, MCE. Aggiunge Minghetti “persino gli ultimi baluardi, che sembrava impossibile cedessero: il salone del Mobile, Vinitaly, Cibus. Tutte inizialmente rimandate a giugno, poi qualcuna a settembre, qualcuna al 2021. Mesi e mesi di preparazione, progetti, acquisti di materiali: tutto fermo con una perdita inimmaginabile di fatturato per tutto il settore”.

Eppure non si è persa d’animo “noi artigiani abbiamo dei superpoteri e non ci va di aspettare di farci travolgere. Ho rilanciato quell’attività che era proseguita in sordina per un po’ di tempo: le traduzioni. Abbiamo i professionisti preparati e gli strumenti per tradurre e impaginare nei settori tecnico-scientifico, medico, marketing, finanza, pubblicità, per i siti internet, nonché l’ambito legale in moltissime combinazioni linguistiche e con possibilità di asseverazione presso il Tribunale. Ogni argomento, ogni testo viene curato dal punto di vista grammaticale e contestuale, impiegando lo stile e i vocaboli adeguati. Tanto per fare un esempio la traduzione di un testo pubblicitario userà un tono diverso da un testo letterario o scientifico”.

È bello sentire che, nonostante le difficoltà la voglia di eccellere non viene mai meno “Trasmettiamo in una lingua diversa le motivazioni e gli obiettivi del testo originale, molto spesso attraverso il confronto con chi lo ha elaborato. Le nostre traduzioni hanno un’anima, il più simile possibile a quella della lingua di partenza, a differenza dei traduttori automatici che propongono testi spesso sgrammaticati, ma soprattutto decontestualizzati”. La qualità è sempre alla base dell’operato della Meeting Packet “i preventivi sono veloci e personalizzati in base ai volumi e al tipo di traduzione. Ci dedichiamo a questo lavoro con la stessa passione e professionalità che molti clienti hanno apprezzato nel campo degli allestimenti”.

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