Da sabato pomeriggio a Modigliana è partita la sperimentazione della nuova viabilità su via Garibaldi. “L’abbiamo annunciato fin da subito – precisa il sindaco Jader Dardi – che ad ottobre saremo chiamati necessariamente a fare una verifica, perché inizieranno i lavori di rifacimento della pavimentazione che abbiamo concordato con Hera, in conseguenza delle continue rotture della rete idrica nel tratto di via Garibaldi tra il semaforo e la piazza.
Non è stato facile raggiungere l’accordo con Hera per fare eseguire i lavori – a loro carico – prevedendo il rifacimento delle condotte interrate e il rifacimento della pavimentazione dal semaforo e fino al comune, ma ci siamo riusciti”.
“Abbiamo perfezionato l’accordo – continua il primo cittadino – nelle settimane di chiusura che abbiamo vissuto e che oggi ci sembrano così lontane… nell’accordo avevamo previsto inizialmente di fare eseguire i lavori nella seconda metà di maggio, per andare incontro alla stagione più favorevole per eseguire i lavori. Cosa sarebbe successo se oggi ci fossimo presentati con un cantiere, per il quale si prevedono due mesi di lavoro, per il rifacimento delle condotte e della pavimentazione di via Garibaldi, proprio mentre si consentivano le riaperture di bar e negozi? Quale sarebbe stata la reazione dei cittadini? E proprio mentre si invitavano le Amministrazioni comunali a concedere la occupazione di aree pubbliche per favorire ai pubblici esercizi di recuperare lo spazio che non possono utilizzare all’interno in ottemperanza alle disposizioni Covid?”
“Siamo partiti da questa situazione – precisa Dardi – per confrontarci con le associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, per cercare di individuare un percorso che consentisse alle attività di potersi ampliare all’esterno, perché crediamo che in questa fase le imprese debbono essere accompagnate e sostenute. Sta accadendo la stessa cosa in tutti i Comuni. A Modigliana lo si poteva fare solo modificando la viabilità, realizzando il senso unico e permettendo alle attività che vi sono insediate di potersi ampliare, così come è avvenuto e mi ha fatto piacere vedere la risposta delle tante persone che in questi due giorni di esordio, hanno occupato in modo composto i nuovi posti messi a disposizione delle attività che hanno accolto l’invito ad estendere i loro tavoli“.
“Questo è il motivo della sperimentazione che va verificata, corretta, integrata, che ha delle pecche e dei limiti certamente, perché parte da una situazione data che era quella esistente da anni e sulla quale si era abituati. È difficile, lo comprendo perfettamente, accettare le modifiche di una propria abitudine ma oggi era prioritario ridare fiato alle imprese, tenere vivo il paese e la sua capacità di aggregazione. Se la risposta sarà quella manifestata in questi due giorni, con persone provenienti anche da altri comuni che hanno affollato i locali, avremo raggiunto un risultato importante, perché è necessario rimettere al centro la ripresa del lavoro e la fiducia delle persone. Voglio ricordare che per tutte le attività che sono state chiuse a seguito dei provvedimenti Covid la Amministrazione Comunale ha annullato la Tassa Occupazione suolo pubblico, si è accollata la quota fissa per il costo di raccolta rifiuti solidi urbani per i tre mesi di chiusura, ha modificato, il regolamento delle attività di estetica e acconciatura, liberalizzando gli orari di apertura delle attività che hanno risentito profondamente, oltre che della chiusura, anche delle nuove regolamentazioni con cui debbono lavorare in ottemperanza alle nuove disposizioni“.
“Negli incontri con le associazioni ci siamo impegnati ad affrontare le situazioni anche per la parte legata alla promozione del territorio e del turismo, altro tema importante ed al quale crediamo perché il nostro territorio ha potenzialità che vogliamo valorizzare e dobbiamo farlo in collaborazione con gli operatoti economici. Il 16 giugno scade la rata Imu e abbiamo deciso che non applicheremo fino al 30 settembre le penali per le persone e i titolari delle attività che hanno subito danni economici in conseguenza dei provvedimenti Covid, una decisione che incide in modo sostanziale sul bilancio del comune, ma occorre dare un segnale di vicinanza ai cittadini e alle attività. Nei prossimi giorni saremo impegnati nell’affrontare, settore per settore, le condizioni necessarie per consentire le riaperture, dalle attività sportive (piscina), alle attività educative e non ultimo alle manifestazioni di spettacolo di cui ancora non conosciamo i protocolli che definiscono come si deve e si può procedere. Siamo di fronte ad una situazione nuova, che ci impone di assumere dei provvedimenti che non sono né semplici e neppure facili da attuare, ma siamo impegnati a farlo nella prospettiva di dare nuovo slancio al paese dando priorità alla sicurezza delle persone e al lavoro” conclude Dardi.