La Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bici, è un’associazione per la promozione della bicicletta in tutti i suoi aspetti: come mezzo di trasporto urbano, per ecoturismo, per attività motoria. E’ presente su tutto il territorio nazionale e partecipa ai tavoli governativi sui temi della mobilità. Al tavolo nazionale con il Ministero dei Trasporti (MIT) Fiab ha ottenuto lo stanziamento del bonus bici per un importo di 120 milioni di euro e anche alcune modifiche del Codice della strada come, per esempio, la “casa avanzata” cioè uno spazio dedicato alle bici davanti alle auto in attesa del verde al semaforo, con lo scopo di rendere più visibile e sicura la posizione dei ciclisti.
In vista della conversione in legge in parlamento del Decreto Rilancio recentemente pubblicato, Fiab in collaborazione con altre associazioni ambientaliste, sta proponendo altri elementi a vantaggio di tutti gli utenti della strada: il senso unico eccetto bici, le strade scolastiche e l’aumento del fondo per nuove ciclabili e corsie preferenziali dagli attuali 20 milioni a 200. Bonus bici, come ottenerlo? Il bonus bici è un contributo statale, per un ammontare di massimo 500 euro, che copre fino al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto di un mezzo di mobilità sostenibile: biciclette, e-bike, monopattini nuovi e usati purchè con fattura fiscale.
Il bonus mobilità potrà essere ottenuto usando l’apposita applicazione web, in via di predisposizione da parte del Ministero dell’Ambiente, che dovrebbe essere operativa entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente entro la metà di luglio. Alla nuova piattaforma, accessibile anche dal sito del ministero, si accederà tramite le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Il bonus si può richiedere per gli acquisti effettuati a partire dal 4 maggio e fino al 31 dicembre 2020.
Il Bike to work è un progetto a favore dell’uso della bicicletta che premia economicamente (fino a 50 euro al mese) chi utilizza la bici negli spostamenti casa-lavoro. La Regione ha stanziato 3,3 milioni di euro complessivi per il Progetto, allargando fino ai Comuni con meno di 50mila abitanti la platea dei beneficiari dei contributi statali indicati nel Decreto Rilancio.
Il Bike to Work è gestito direttamente dai Comuni, ai quali occorre fare riferimento. Ciascuno dei Comuni che ha sottoscritto l’apposito Protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna dovrà emanare il bando per far accedere i cittadini ai fondi destinati. Anche l’Amministrazione comunale di Forlì ha partecipato a questo Progetto regionale ed è di ieri la notizia della pubblicazione del bando nel sito del Comune.