“Da tempo leggo sui mezzi stampa la volontà da parte del quartiere Coriano tramite il cosiddetto “Comitato del no” di raccogliere firme contro l’apertura di un megastore. Per dovere di chiarezza e precisazione voglio spiegare in primis che l’Amministrazione comunale non ha facoltà di decidere e scegliere chi saranno gli attori protagonisti all’interno di un piano commerciale ma crea, semplicemente, le condizioni migliori perché in città ci possa essere la possibilità di creare opportunità in termini di commercio, occupazione, opere pubbliche e beneficio per la comunità” è il commento di Albert Bentivogli consigliere comunale della Lega.
“La sinistra forlivese che tiene tanto a sottolineare e rimarcare che, i quartieri, debbano essere apolitici e apartitici ha avuto proprio nel coordinatore del quartiere di Coriano Adamo Giorgio nonché promotore del “Comitato del no” come candidato alle ultime elezioni amministrative nella lista del candidato sindaco del Partito democratico e attuale consigliere comunale Giorgio Calderoni. Se non è questa una palese e inconfutabile invasione di campo e presa di posizione politica e partitica che, tra l’altro, il coordinatore stesso e il Partito democratico hanno sempre abborrato e messo davanti a tutto come una bandiera issata a vassallo della libertà e laicità del pensiero politico all’interno dei quartieri allora dovete spiegarmi cos’è. Ritengo che vi sia una forte discrasia tra la visione politica di una sinistra forlivese senza idee inserita in contesti, i quartieri, che dovrebbero essere, invece, asettici di ideologie e condizionamenti esterni” insiste l’esponente del Carroccio.
“I tanto sbandierati principi di apoliticità e apartiticità a cui tenete tanto come un punto cardine della vita dei quartieri dove sono finiti? Saranno i cittadini liberi e incondizionati a giudicare se, quello che questa amministrazione farà in futuro, sarà al servizio della nostra città. Viva la libertà di pensiero e di impresa nel rispetto della collettività e, ripeto, al servizio della città” conclude Albert Bentivogli.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
«Si sostiene che io sia “coordinatore del quartiere Coriano”, “promotore del comitato del no” e anche “candidato alle ultime elezioni amministrative nella lista del candidato sindaco del Partito democratico e attuale consigliere comunale Giorgio Calderoni”.
Anche se nessuna di queste cose, urta con la mia sensibilità di cittadino forlivese, ritengo mio dovere precisare che:
– Non sono coordinatore del quartiere Coriano;
– Non sono stato candidato nell’ultima tornata amministrativa nella lista del candidato Sindaco Giorgio Calderoni.
Circa la mia appartenenza al Comitato che si oppone alla realizzazione del nuovo megastore nell’area di Coriano, oltre a rivendicarlo con orgoglio, tengo a precisare che la posizione non solo mia, ma di tutti i membri del Comitato, è assolutamente apartitica e tende esclusivamente a tutelare, il bene primario della salute. Nella malaugurata ipotesi che il progetto caldeggiato, anche dal Consigliere leghista, dovesse andare in porto, sulla via Bertini, asse stradale di vitale importanza per la città, si registrerebbe una situazione per certi versi insostenibile da un punto di vista ambientale e di consumo di suolo, come avvalorato da studi di Legambiente che sostiene la causa del comitato, visto che lungo i 1500 metri di via Bertini da via Cervese a via Pandolfa già oggi ci sono 4 supermercati, un quinto dovrebbe sorgere, su via Pandolfa e qualora andasse in porto l’ipotesi dal consigliere caldeggiata, se ne aggiungerebbe un sesto. Questa, com’è ovvio e, da tutti comprensibile, è una situazione ambientale non sostenibile per quest’area della città, su cui esistono a poche centinaia di metri dall’area interessata, anche due inceneritori. Come non capire quali sarebbero le ricadute ambientali? Un grande supermercato da 2.500 mq, necessariamente movimenta qualche migliaio di persone al giorno e relative autovetture, che si sommano a quelle, come detto di uno degli assi più trafficati della città. Il tutto vicino a 4 plessi scolastici che ospitano quotidianamente oltre 1600 bambini.
Cosa c’è in questo di partitico? Perché ciascun cittadino forlivese non rivolge a se stesso la semplice banale domanda se tutto questo serve alla città»?
Giorgio Adamo, cittadino di Forlì
“Nel citare il gruppo politico di appartenenza durante la candidatura alle ultime amministrative come consigliere comunale ho indicato Adamo Giorgio quale candidato della lista Giorgio Calderoni, invece di indicarlo nel gruppo di sinistra “L’Alternativa per Forlì” con candidato sindaco Veronica San Vicente. Scusate l’errore” Albert Bentivogli.