Minuetti parlamentari e ruvidità ministeriale

parlamento italiano

Mentre in Parlamento giocano (la crisi è come un gran ballo del Settecento: si scompongono e si ricompongono le coppie), nei ministeri lavorano al Recovery. Ma chi lavora? Tecnici illuminati e competenti, capaci di dialogare con la componente più dinamica del paese? No. Gli alti burocrati, che raccolgono le indicazioni dei politici di riferimento, le sintetizzano, le calano in schede confezionate per l’indulgenza di Bruxelles. Hai qualche decina di milioni per Cagliari? E Bologna, che cosa porta a casa?

Le schede della Campania, che dicono? Dove le mettiamo? In capo a quale ministero? Ragionano così. Hanno sempre ragionato così. Gentiloni si sforza di avvertire, di segnalare: conosce la bestia. Ma la classe dirigente italiana non c’è la fa, al centro come in periferia, a destra e a sinistra. L’unica certezza: pagheremo la nostra irresponsabilità a caro prezzo. Noi e i nostri figli incolpevoli.

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