In occasione del Dantedì anche la città di Forlimpopoli rende omaggio al padre della lingua italiana, ma in maniera del tutto originale mettendolo a confronto con la sua personalità più celebre, quella di Pellegrino Artusi. In che modo? Sulla base del fatto che ciascuno andò esule nella città natale dell’altro. Artusi, come si sa, trovò infatti rifugio a Firenze dopo il violento assalto del Passatore del 1851, mentre Dante giunse in esilio in Romagna nei primi anni del Trecento, muovendosi tra le diverse città del forlivese, tra cui – secondo più fonti – anche Forlimpopoli dove trovò riparo anche un’altra famiglia di guelfi fiorentini, quella degli Uccellini.
Ma su Dante a Forlimpopoli e Artusi a Firenze scioglieranno ogni curiosità giovedì sera alle 21 due storici romagnoli di chiara fama, Sergio Spada, specialista di Medioevo e Rinascimento, e Mario Proli, specialista dall’Ottocento e Novecento. La conversazione, intitolata per l’appunto “Luoghi dell’esilio: la Forlimpopoli che accolse Dante, la Firenze che accolse Artusi” e introdotta dall’assessore alla cultura del Comune artusiano Paolo Rambelli, sarà trasmessa in streaming gratuito a partire dalle 21,00 dal teatro Verdi di Forlimpopoli, sui canali facebook del Comune di Forlimpopoli e di Forlimpopoli città artusiana.