“Eroghiamo incentivi fiscali e agevolazioni abitative per le giovani coppie che intendono stabilirsi in collina, ed al contempo chiudiamo un presidio fondamentale come la Polstrada di Rocca San Casciano. Una visione schizofrenica e destabilizzante che rischia di portare nocumento a equilibri di per sé precari. Le nostre valli si stanno spopolando e perdendo preziose attività produttive e risorse” commenta Riccardo Merendi consigliere di Fratelli d’Italia dell’Unione di Comuni e del Comune di Dovadola.
“Ogni giorno vengono portati attacchi, più o meno espliciti, all’identità di questi generosi territori: oltre ad importanti presidi dello Stato, chiudono sportelli bancari, attività commerciali e servizi essenziali; una lenta emorragia che rischia di essere ferale. La montagna e la collina hanno ancora molto da offrire e servirebbe una buona politica rispettosa dei bisogni e delle peculiarità di queste realtà periferiche. Innanzitutto ripensare le Unioni di Comuni secondo criteri territoriali e culturali omogenei” insiste Merendi.
“La città esprime esigenze e potenzialità molto diverse dalla collina, urge quindi addivenire ad una consapevolezza che conduca a ripensare nuove modalità dello “stare assieme”. I bisogni e le caratteristiche di Forlì (che peraltro a breve uscirà dall’Unione), sono molte diverse da quelle della vallata del Montone; perciò bisognerebbe porre in essere politiche specifiche e mirate alla salvaguardia ed allo sviluppo di realtà omogenee. Ci si rimetta al tavolo e si abbia il coraggio, non di inseguire fredde equazioni matematiche o calcoli politico-amministrativi, ma di perseguire un’idea di sviluppo, salvaguardia e rispetto delle specificità territoriali” conclude Riccardo Merendi.