Dopo i due lunghi cammini a piedi degli anni scorsi, il Coast to Coast da Ancona a Orbetello e il Cammino nelle Terre Mutate da Fabriano a L’Aquila, quest’anno la coppia, Barbara Taglioni, 60 anni grafologa, originaria di Verbania, residente a Forlì e Moreno Diana 65 anni, odontotecnico, fotografo, forlivese doc, ha scelto questa estate di avventurarsi in una nuova impresa: “Il cammino della Regina Viarum” circa 650 km in bici da Roma a Brindisi alla ricerca di una strada, un monumento, un bene dimenticato lungo un percorso denso di storia e cultura denominato Regina Viaria o più comunemente Appia Antica che si snoda attraverso i secoli: con i suoi 2300 anni di storia (immagine di repertorio).
La Via Appia costruita tra il 312 e il 244 a.C. era una strada romana che collegava Roma a Brindisi, porto tra i più importanti dell’Italia antica, da cui avevano origine le rotte commerciali con la Grecia e l’Oriente. Considerata dai romani la Regina delle strade è universalmente ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico.
“L’Appia è stata la strada lungo la quale nell’antichità mondo romano e mondo greco si sono reciprocamente influenzati, per poi divenire nel medioevo, con diverse variazioni di tracciato, il percorso dei pellegrini europei verso la Terra Santa. Per secoli uomini, merci, idee e fedi hanno viaggiato intensamente per la sua direttrice, portando cultura e civiltà da e in tutto il Mediterraneo, fino all’oblio cominciato con la prima età moderna.
La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, naturale e paesaggistico, recupera un patrimonio archeologico unico e ha le caratteristiche per divenire un cammino lungo il quale viaggiatori consapevoli e curiosi possono dar vita a quel turismo diffuso capace di divenire il traino della crescita sostenibile del territorio” (Dario Franceschini Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo).
La coppia partirà da Forlì il 31 luglio per iniziare a pedalare dal Campidoglio, nel cuore di Roma e in circa 20 giorni raggiungerà Brindisi lungo un tracciato che si svolge attraverso un glorioso passato in uno scenario idilliaco toccando tra gli altri Genzano, Terracina, Mondragone, Capua, Caserta, Benevento, Lacedonia, Venosa, Gravina di Puglia, Taranto e Brindisi. L’obiettivo è quello di rimanere il più fedeli possibile all’antico tracciato su basolato rimasto, visitando e ammirando i tanti monumenti, soprattutto sepolcri monumentali, segni di un passato illustre e affascinante, ancora ben visibili tra le rovine che si affacciano ai bordi della strada dell’antica Roma, la cui arte e architettura hanno decorato e impreziosito la nostra bella Italia.