Si inaugura il Boschetto dei Patriarchi. L’indispensabilità degli alberi per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, condizioni fondamentali per la vita dell’uomo, è un tema planetario di grande attualità per cui è urgente passare dalla consapevolezza e dalle dichiarazioni di intenti all’azione concreta. For.B, cooperativa sociale che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate in servizi per la collettività e Forliambiente, cooperativa leader nell’erogazione di servizi ecologici e ambientali, hanno recentemente siglato un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere iniziative di sviluppo sostenibile e cittadinanza attiva per la promozione di coscienza civica ed ecologica, in linea con le politiche promosse da Cop26 e dall’Agenda 2030.
Nello specifico, all’interno del podere “Perlina Nuova” a Magliano, in via Para 6 che For.B ha in concessione dal Comune di Forlì, è imminente l’avvio di un innovativo progetto di riqualificazione ambientale di interesse collettivo. L’intervento prevede, in collaborazione con l’Associazione Patriarchi della Natura, la realizzazione di un “Boschetto dei Patriarchi” attraverso la messa a dimora di una ventina di “figli” di alberi monumentali tra i più antichi e noti d’Italia.
Sul perché di questa scelta il presidente della Associazione Patriarchi della Natura Sergio Guidi ci fa riflettere sul concetto di resilienza: “Se pensiamo alle piante del passato che ancora vivono con noi dopo secoli risulta abbastanza intuitivo capire che queste sono le piante del nostro futuro in quanto sono capaci di adattarsi all’ambiente e al clima che cambia velocemente. I patriarchi sono piante molto rustiche che hanno vissuto secoli. Alcuni di loro sopportano assai bene anche la siccità. Nel loro DNA ci sono i geni di tale resistenza e questi vengono trasmessi in parte ai figli. Questo boschetto va considerato come una vera e propria Banca del Germoplasma dove si conserva il sapere e il DNA delle piante più adatte ad affrontare il nostro futuro. Salvare i patriarchi arborei dall’estinzione, riprodurli e piantarne i figli è una soluzione ottimale per aiutare il nostro pianeta , per contribuire a favorire la prosecuzione del corredo genetico unico e resiliente delle piante più longeve capaci di resistere alle avversità del tempo nel territorio”.
Il Boschetto dei Patriarchi inizia a mettere radici domenica 21 novembre 2021, nella giornata nazionale dell’albero, con la donazione del primo piccolo patriarca, figlio del millenario Platano di Curinga che vegeta in Calabria; si tratta dell’albero 2° classificato nel concorso European Tree of the Year 2021 (Albero europeo dell’anno). A questo primo piccolo patriarca ne seguiranno altri fino al completamento del boschetto nei prossimi tre anni. L’obiettivo sarà quello di renderlo fruibile a visitatori e studenti con un apposito percorso in cui ogni pianta sarà corredata di pannelli informativi. Uno strumento di sensibilizzazione e conoscenza, oltre che una risposta concreta e lungimirante per contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita.