L’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” IRCCS è tra gli ospedali italiani insigniti dei Bollini Rosa dalla Fondazione Onda, per testimoniarne l’impegno nella promozione della medicina di genere e per l’offerta di servizi dedicati alla diagnosi e cura delle principali patologie, non solo femminili.
“Gli ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità” afferma Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda durante la cerimonia di premiazione tenutasi oggi a Roma.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura. Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Lucia Bertoni e Elena Prati, direzione sanitaria Irst, commentano così il premio: “Siamo orgogliose del riconoscimento ottenuto, perché testimonia l’impegno che stiamo profondendo come Istituto nell’approccio clinico della medicina di genere tramite la costruzione di percorsi diagnostico-terapeutici mirati, ma non solo: è forte, infatti, nel nostro Istituto anche l’impulso alle progettualità di ricerca in questo ambito”.
Rimarca Sandra Montalti, Direttrice della Direzione Infermieristica e Tecnica, auspicando “che queste iniziative siano da supporto alla sensibilizzazione della popolazione femminile su queste tematiche così rilevanti. Non solo, proprio perché crediamo nella forza della medicina di genere, abbiamo organizzato in passato, e continueremo a farlo, eventi formativi per il nostro personale”.
“Grazie ad una comunicazione orientata – conclude Valentina Ravaioli, responsabile URP-Comunicazione e referente d’Istituto per i Bollini Rosa – abbiamo allargato lo sguardo dell’Istituto anche verso la medicina di genere, tanto importante per una struttura che si occupa di patologie così delicate e complesse come quelle oncologiche ed ematologiche. È il primo anno che partecipiamo a questa iniziativa e ci sono già stati assegnati due bollini. Un risultato ottimo, e lo stimolo per il futuro a migliorare ancora”.
Tutte le informazioni sono disponibili al sito www.bollinirosa.it e a partire dal 10 gennaio 2022 sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.