“Il colore del Natale è il rosso, ma se fosse il verde? Il verde, infatti, è da sempre simbolo di equilibrio, armonia e unione. Perché, allora, non immaginare anche le feste in una direzione più ecosostenibile? A partire dalla riduzione degli imballaggi inutili, e dall’enorme quantità di plastica che possiamo evitare di utilizzare, compresi i coriandoli di plastica che finiscono nell’ambiente e nel mare. Anche le pubbliche amministrazioni dovrebbero fare la loro parte, e per questo troviamo estremamente positiva la scelta del Comune di Cesena e di Ferrara di fare alberi luminosi ed artistici, senza tagliare abeti secolari” è il commento di Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi di Europa Verde Forlì-Cesena.
“Il Comune di Santarcangelo ha dedicato un albero artistico molto bello al poeta Tonino Guerra e a Forlì anni fa l’assessore dei Verdi fece fare un albero composto da centinaia di abetini con vaso, che una volta smontati potevano essere donati ai ragazzi. Il Comune di Forlì, invece, ha deciso anche quest’anno di tagliare un grande abete rosso dell’appennino, che sulle pendici della valle del Rabbi faceva il suo lavoro da decenni e per anni avrebbe continuato a trasformare CO2 in ossigeno. Trasportato con un grosso tir al centro della piazza, sarà addobbato per qualche giorno per poi venire buttato. È il solito brutto messaggio consumistico che non guarda al futuro e che si accompagna perfettamente agli ingorghi di auto a combustibili fossili, che già intasano le strade rallentando la trasformazione della nostra città verso un futuro più vivibile e più bello, oltre che più sostenibile” concludono Mengozzi e Ronchi.