L’approvazione del Bilancio della Regione Emilia-Romagna da parte dell’Aula, ieri sera, ha portato allo stanziamento di due milioni di euro per aiutare le donne vittime di violenza. L’approvazione della spesa è stata unanime da parte di tutti i gruppi politici. “Nell’Assemblea legislativa straordinaria del 13 dicembre scorso convocata contro la violenza di genere, infatti – sottolineano le consigliere del PD, la capogruppo Marcella Zappaterra e Roberta Mori (nella foto) – abbiamo messo al centro le donne e approvato, con l’unanimità dell’Aula e di tutti i gruppi politici, la risoluzione in cui abbiamo articolato 33 azioni su cui impegnare la Giunta e l’Assemblea”.
Inizialmente, con la risoluzione bipartisan, “l’Assemblea ha destinato – spiegano le due esponenti dem – un milione di euro per il reddito di libertà, per integrare i 300mila euro messi a disposizione dal Governo per l’Emilia-Romagna, quindi aumentando mensilmente l’assegno per l’autonomia e il recupero delle donne vittime di violenza, con la speranza, allo stesso tempo, di poterne ampliare la platea”.
“In seconda istanza – proseguono – abbiamo aggiunto, attraverso un ordine del giorno approvato in Aula ieri, allegato al bilancio, un altro milione di euro per la ristrutturazione di alloggi protetti e case rifugio per donne vittime di violenza. Fondi destinati ai Comuni che possiedono appartamenti che possono riqualificare e destinare alle donne maltrattate”.
“Si tratta di un intervento sul Bilancio fondamentale per il contrasto alla violenza sulle donne – rimarcano le due consigliere Pd – perché va rafforzata sicuramente la fase della prevenzione, ma anche gli strumenti di presa in carico delle vittime e di sostegno al loro percorso. Proprio il momento della presa in carico è il più delicato, in cui si spezza una quotidianità, dei legami forti e si trova il coraggio di uscire da una situazione di vessazioni e sudditanza psicologica. Ma spesso, le donne non hanno le risorse per fuggire da una situazione disperata e, con questo stanziamento, che va a finanziare azioni concrete, cerchiamo di non fare sentire sole le vittime che sono in questa condizione”.