“Innanzitutto una richiesta urgente ai vertici del sistema sanitario regionale: imparate a scrivere le circolari in modo più chiaro e comprensibile. Perché i casi sono due: o non si vuole che gli utenti capiscano e che l’interpretazione sia sempre soggettiva, oppure non si ha ben chiaro quello che si vuole scrivere e, di conseguenza, meglio essere criptici. Ma al di là di questa legittima rimostranza, trovo che la sanità regionale stia segnando il passo e mostrando tutti i limiti accumulati in questi anni, sapientemente nascosti sotto il tappeto dell’autoincensazione. Cito l’ultimo esempio che mi è stato segnalato: la circolare a firma Kyriakoula Petropulacos dove si sancisce che dal primo gennaio 2022 i test antigenici rapidi nasali per i bambini fino ai 12 anni siano a pagamento alla non modesta cifra di 15 euro” è l’attacco del deputato della Lega Jacopo Morrone.
“Pare che prima fossero gratuiti, vorremmo quindi capire i motivi di questa costosa (per l’utente) inversione di rotta. Certamente, nonostante i costi altissimi della sanità emiliano-romagnola, 9 miliardi su un bilancio regionale di 12 secondo quanto afferma l’assessore Paolo Calvano, i servizi erogati sono in affanno. Riceviamo segnalazioni continue di disguidi, file interminabili, risposte che non arrivano, personale sanitario carente, ritardi in esami e visite specialistiche. E non convincono neppure le risposte di certi manager della sanità soprattutto romagnola a interviste comparse in questi giorni sulla stampa. Poca chiarezza e trasparenza non aiutano. Penso che sia ora di tirare una riga e fare il punto reale della situazione, senza fughe in avanti. È evidente che gli errori più clamorosi discendono dalla gestione ministeriale della sanità soprattutto nell’ultimo decennio, ma anche la sanità regionale ci ha messo del suo e oggi gli errori stanno venendo al pettine” conclude Morrone.