Lunedì 17 gennaio è il giorno per la 10° edizione della ‘Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali’, istituita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per sensibilizzare istituzioni e comunità locali sull’importanza di tutelare i propri patrimoni culturali linguistici. In questo specifico contesto la Fumettoteca Regionale Alessandro Callegati ‘Calle’, con sede a Forlì, come ogni anno immancabilmente aderisce alla ‘Giornata Nazionale del Dialetto’, presentando l’innovativa proposta intitolata ‘Diabolic – Il Diabolich Romagnolo’.
Per la prima volta in Italia si realizza una pubblicazione contenente una breve storia del personaggio Diabolik, che quest’anno festeggia i suoi 60 anni, in uno dei tantissimi dialetti nazionali e, non a caso, proprio con il parlato di Romagna. Un evento eccezionale di esclusività internazionale dato che si tratta del primo Diabolik dialettale realizzato col permesso della Casa Editrice Astorina Srl., iniziativa che è parte del progetto specifico ‘E’ fumet ad Rumagna’, attivo da 11 anni, colmo di tutti i suoi valori sociali, forte della grande importanza che rivestono le radici territoriali.
L’albo, contenente una breve storia in parodia del noto personaggio, è disponibile gratuitamente per tutti scaricabile dal sito ufficiale della Fumettoteca, mentre presso la sede fumettotecaria per il pubblico omaggi di cartoline, riproduzioni delle copertine ad opera dell’autore Maurizio ‘Ber’ Berdondini, realizzate in collaborazione col ‘Circolo Filatelico Numismatico Forlivese’. Da lunedì 17 a lunedì 31 gennaio, gli interessati potranno partecipare alla serie di iniziative legate all’evento, dalla mostra esposizione online alla consultazione del volumetto, fino alla visita guidata della Fumettoteca.
Primo appuntamento con la Manifestazione annuale ‘DDD – DamnDaringDiabolik’, giunta alla sua quarta edizione nel sessantesimo anniversario diaboliko, che prevede aperture straordinarie della sede fumettotecaria, sempre nel pieno rispetto di tutte le normative anti-Covid19 viste le circostanze che tutti noi stiamo vivendo, per evidenziare le proposte realizzare in collaborazione in Rete con altre realtà territoriali come il Comitato di Quartiere Ca’Ossi e 4live, un impegno attivo, sociale e culturale, rivolto all’attenzione della ‘lingua dei padri’ allineata alla produzione della nona arte, nella ricerca della riproposta adeguata, in modo che anche i ‘figli’ siano ancora in grado di poterla comprendere e, forse un giorno, parlarla nuovamente. Il nostro dialetto romagnolo non è, di certo, un bene archeologico, né tanto meno un dato immutabile, infatti è una lingua viva in grado di evolversi gradualmente come ha sempre fatto, e come sempre farà. Ogni piccolo gesto è di grande importanza e può avere una forte valenza socio-culturale, soprattutto in questo periodo storico che stiamo attraversando. La costante attenzione dell’Unpli, accreditata presso l’Unesco dal 2012, per la tutela e la diffusione dei dialetti è attuata anche attraverso l’invito per tutte le numerose realtà, dalle amministrazioni comunali agli istituti scolastici, dai centri studio alle associazioni, di partecipare aderendo da un capo all’altro della penisola.