All’origine della carenza di sangue che sta interessando anche il territorio di Forlì c’è la ben nota situazione di aumento dei contagi da covid-19: la positività al virus e le quarantene collegate alla positività dei contatti stretti hanno infatti, come conseguenza diretta, l’impossibilità di recarsi a donare.
Come segnalato dal Centro Regionale Sangue, si è generato un effetto a cascata di carenza della raccolta di sangue che sta mettendo a serio rischio l’autosufficienza locale e regionale – oltre che nazionale a seguire – perché, dopo la guarigione dal covid, per donare devono trascorrere almeno 14 giorni. È perciò presumibile, nella migliore delle ipotesi, che un donatore non si possa presentare a donare per almeno 30 giorni.