“Con una nuova delibera la Regione Emilia-Romagna ha destinato 30 milioni per ulteriori ristori ad alcune categorie soggette a restrizioni in relazione all’emergenza da Covid-19. La gestione dei bandi per l’erogazione di queste risorse è stata affidata a Unioncamere Emilia-Romagna che ha approvato due specifici bandi, uno destinato alle imprese turistiche dei comprensori sciistici e l’altro alle categorie di imprese particolarmente colpite dalle misure del governo. Clamorosamente in questa lista è del tutto assente la categoria degli edicolanti“: a rilevarlo è Marinella Portolani, consigliera comunale di Centrodestra per Forlì.
“Nell’elenco dei beneficiari dei contributi c’è il settore dell’editoria (tradizionale, online, tv, radio e agenzie stampa) ma non figurano le imprese che distribuiscono all’utente finale i prodotti cartacei e digitali, i libri etc… Un’incongruenza. Una dimenticanza che penalizza una categoria duramente colpita nei due anni della pandemica e già in crisi da tempo“: aggiunge Marinella Portolani.
“Le domande di contributo dovranno essere presentate entro l’8 marzo 2022 e riteniamo doveroso intervenire alla Regione con un immediato correttivo e reinserire la categoria nei bandi a tutela delle centinaia di titolari di edicole, con rispettive famiglie, migliaia di persone in tutta l’Emilia-Romagna, un centinaio in tutta la provincia di Forlì-Cesena. Ritengo necessario, dunque, un’immediata iniziativa istituzionale che preveda un appello in ogni città dell’Emilia-Romagna, il sindaco Zattini di competenza per Forlì, per sollecitare il governatore Bonaccini a integrare la delibera dei nuovi ristori e, possibilmente, a procrastinare la scadenza del bando, visto che i giorni passano e le incombenze burocratiche aumentano“: chiede la consigliera comunale di Centrodestra per Forlì, Marinella Portolani, che assolve anche il ruolo di presidente di Forlì-Cesena e Romagna e componente della giunta e consiglio nazionale del Snag (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai), auspicando un provvedimento fortemente politico oltre che sindacale.
“Nei due anni dell’epidemia – aggiunge Marinella Portolani – la categoria ha continuato a servire quotidiani, settimanali, libri e cd alzando le saracinesche alle 6 per chiuderle dopo 13 ore. Si tratta di tutelare un diritto, oltre che un lavoro, e garantire il sostegno ad una categoria che svolge un servizio socialmente utile, come l’Unione Europea ha riconosciuto, e che vorremmo fosse riconosciuto anche a livello istituzionale come servizio di pubblica utilità“.
“Questa battaglia di Marinella Portolani verrà sostenuta in aula da tutto il nostro gruppo e chiederemo al sindaco Zattini di farsi latore, presso la Regione, ma pure in sede Anci, di una richiesta necessaria, e più che legittima, a tutela di un centinaio di lavoratori forlivesi che non possono essere dimenticati o abbandonati in questa delicatissima fase economica e sociale“: conclude Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì.