Confedilizia Forlì-Cesena interviene su una vicenda che rischia di mettere a repentaglio numerosi cantieri avviati sulla spinta del super bonus 110%. “Si tratta della norma – spiegano il presidente provinciale di Confedilizia, Carlo Caselli, e Attilio Amadori del direttivo dell’Associazione – che prevede che entro il 30 giugno sia dichiarato come eseguito il 30% di tutti i lavori da svolgere su case unifamiliari, per i quali si chiede di usufruire del super bonus 110%”.
Caselli e Amadori aggiungono: “È di fatto una forte penalizzazione per tutti gli operatori del settore. Le imprese edili dovranno procedere con tempistiche veloci a scapito di una buona esecuzione delle opere e con le difficoltà a reperire materiali edilizi in tempi utili, il tutto perché una norma legislativa ha calato all’improvviso dall’alto questa scadenza del 30 giugno”.
Amadori, nella sua veste anche di geometra e consulente tecnico di Confedilizia Forlì-Cesena, poi sottolinea: “Essendo gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico eseguiti su edifici esistenti, è sempre difficile quantificare nella loro interezza l’effettiva esecuzione del 30% dei lavori, dichiarazione questa che la normativa indica come necessaria entro il 30 giugno, pena la decadenza del beneficio del super bonus”. La proposta avanzata da Confedilizia Forlì-Cesena è chiara: “Eliminare la scadenza del 30 giugno, e rivedere anche la data del 31 dicembre 2022 per la fine lavori delle abitazioni unifamiliari”.