Nel primo giorno di primavera Coldiretti Donne Impresa Forlì-Cesena Rimini con Terranostra Forlì-Cesena Rimini hanno voluto ‘darle il benvenuto’ insieme agli alunni della scuola Primaria “G. Bersani” di Forlì con la 22° festa degli alberi nelle scuole. Circa 60 alunni dai 6 ai 10 anni di età, delle classi coinvolte, hanno festeggiato e celebrato la giornata, piantumando un mandorlo proprio dinanzi le finestre delle loro classi.
Insieme al ‘tutor del verde’ Marco Rivalta, imprenditore storico della Coldiretti, agriturista titolare della nota Fattoria Rivalta di Forlì, componente di Coldidattica Emilia Romagna, gli alunni hanno potuto toccare con mano la terra, nuova casa ospitale di un albero appartenente alla tradizione della Romagna agricola e che con i suoi fiori rosa e bianchi allieta i panorami delle campagne romagnole in questo periodo.
Sono stati, infatti, proprio i giovani allievi a mettere a dimora il piccolo mandorlo in una mattinata tutta dedicata al contatto con la natura e agli antichi ‘saperi’ della campagna.
“Il nostro progetto di ‘Educazione alla Campagna Amica’ – afferma Giulio Federici direttore di Coldiretti Forlì-Cesena – vuole trasmettere alle giovani generazioni il rispetto per l’ambiente, per la biodiversità e il piacere di nutrirsi di alimenti sani e genuini. L’iniziativa rientra a pieno titolo nel progetto didattico 2021-2022 “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”: infatti il ruolo importante che gli alberi svolgono nel proteggerci dall’inquinamento atmosferico/acustico, nel sostenere la biodiversità, nonché nel contrastare il consumo del suolo e non ultimo l’omaggio dei loro preziosi e gustosi frutti, ricchi di sostanze nutritive.
Tra queste per l’appunto le mandorle, prodotti del territorio romagnolo che trovano un fondamentale tracciato di valorizzazione nella rete delle aziende agricole di Campagna Amica e della filiera agricola italiana attraverso i diversi punti di contatto con i consumatori”. L’associazione Terranostra Forlì-Cesena e Rimini anch’essa promotrice dell’evento, condivide all’interno delle strutture agrituristiche del territorio, associate, la riscoperta degli spazi e del contatto col mondo “contadino” che soprattutto dopo la pandemia, caratterizza i momenti di svago delle famiglie.