“Mentre i cittadini devono affrontare costantemente i disagi dovuti alla scarsa manutenzione delle strade e delle infrastrutture, la smania di tagliare nastri di fronte a nuovo asfalto non conosce mai crisi. Così capita di vedere che a fronte della richiesta da parte dei cittadini di una maggiore cura, di piste ciclabili, di una migliore mobilità collettiva di risponde sempre evitando il problema e parlando di nuove strade “bis”. Dopo la via Emilia bis, il nuovo passante di Bologna che si cerca di far passare come intervento di transizione ecologica con un po’ di green washing, ora di nuovo anche la cervese bis. Pensando alla distanza che ci separa dalla costa, una visione innovativa e sostenibile potrebbe prevedere percorsi ciclabili, corsie preferenziali per gli autobus nelle zone più congestionate, e collegamenti ferroviari frequenti ed economici” si legge in una nota di Europa Verde Forlì-Cesena.
“Perché non pensare alla gratuità dei mezzi pubblici da e verso la costa, per ridurre le auto e venire incontro a chi desidera muoversi in maniera sostenibile o ha più difficoltà economiche? Questo limiterebbe anche i pericoli del traffico su gomma, come chiedono i residenti. Una nuova grande strada per le auto, alternativa alla cervese ma verso la stessa destinazione, aumenterebbe solo il traffico su porzioni di territorio ora coltivate o residenziali, senza risolvere il problema di fondo nel lungo termine: muoversi velocemente ed economicamente. Senza pensare poi ai costi: sistemare una strada esistente, metterla in sicurezza ed averne cura costa 20 volte meno rispetto all’ipotesi di duplicare il tracciato, con il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti, dal disastro della E45 alle continue interruzioni dovute alle disattenzioni accumulate negli anni. Per la vecchia politica curare è meglio di prevenire, inaugurare è meglio di tenere in esercizio. Forse dovremmo permettere di tagliare nastri e riprendere in TV anche davanti alle cose che continuano a funzionare, così forse potremmo riequilibrare anche gli obiettivi di certa vecchia politica” concludono Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi di Europa Verde Forlì-Cesena.