Viaggio istituzionale in America Latina per il deputato romagnolo di Italia Viva Marco Di Maio, che nei giorni, raccogliendo diversi inviti ricevuti, è stato in visita in Uruguay e Argentina. In agenda incontri con i vertici parlamentari, alcuni rappresentanti delle comunità italiane, interventi in università, contatti con imprese locali, riunioni con le istituzioni e meeting con forze politiche liberali.
“L’Italia e l’Europa devono riprendere una propria iniziativa in America Latina – afferma il parlamentare – non solo perchè la prima comunità ‘straniera’ presente in quei territori è italiana; ma anche perchè esistono opportunità e spazi importanti che devono essere riempiti, senza lasciare che ad occuparsene siano solo stati come la Cina, lontani anni luce dai nostri valori. Questo vale sul piano commerciale, economico, energetico, industriale, culturale”. Nel corso della visita – che lo ha visto protagonista della delegazione formata anche dal vice presidente della Camera, Ettore Rosato, dal parlamentare europeo Nicola Danti e dalla deputata Maria Chiara Gadda (Commissione agricoltura) – Marco Di Maio ha toccato le città di Montevideo, Buenos Aires e Mendoza.
Le università di queste ultime due città hanno ospitato due incontri con docenti e studenti organizzati dagli atenei sul rapporto Europa-America Latina, multilateralismo, guerra in Ucraina e sulle riforme istituzionali necessarie per rafforzare le democrazie liberali (argomenti che Marco Di Maio segue in prima persona nella sua veste di capogruppo in commissione Affari costituzionali).
“I legami con le università sono di fondamentale importanza – commenta il deputato forlivese – perchè vanno oltre lo scambio, pur di grande valore, di carattere didattico; spesso gettano le basi per sviluppare anche altri rapporti. Mi ha fatto piacere riscontrare non solo le collaborazioni già in atto con i nostri atenei, in particolare con quello di Bologna; ma anche la disponibilità a sviluppare ulteriori sinergie, di cui che appena rientrato in Romagna parlerò all’ateneo stesso”. A Mendoza, provincia tra le più ricche dell’Argentina, si è svolto un proficuo incontro con il governatore della Provincia (equivalente dei nostri presidenti di Regione) Rodolfo Suarez, sulle peculiarità del territorio, le sue produzioni, il ruolo della fortissima comunità italiana e anche l’opportunità di stabilire una collaborazione con la nostra Regione, non avendo al momento alcuna partnership attiva con nessuna delle Regioni italiane.
A Montevideo, capitale dell’Urugay, Marco Di Maio e la sua delegazione sono stati ricevuti in parlamento e svolto numerosi incontri, tra cui quello con il gruppo urugaiano di amicizia con l’Italia per porre, in accordo con la nostra ambasciata, una serie di questioni istituzionali, giuridiche e commerciali all’attenzione dei legislatori locali. Significativo anche l’incontro con l’ambasciatore dell’Unione europea a Montevideo, Paolo Berizzi, uno dei diplomatici che meglio conoscono l’America Latina. Anche Buenos Aires l’accoglienza al parlamento argentino e poi incontri istituzionali, tra cui quello col deputato argentino Fernando Iglesias, presidente del Movimento Federalista mondiale e presidente della Commissione MercoSur (che si occupa dei rapporti con l’Europa e del negoziato tra Ue e America Latina).
Sul piano politico, di grande rilievo l’incontro con Patricia Bullrich, più volte ministra e oggi leader del principale partito di opposizione (Pro – Juntos por el cambio) e possibile candidata alla presidenza della Repubblica nel 2023. Numerosi gli incontri e i contatti con le comunità italiane radicate nei due Paesi, tra cui la conferenza presso lo storico “Circulo Italiano” di Buenos Aires, e la riunione con l’ambasciatore italiano in Argentina, Fabrizio Lucentini, presso la residenza ufficiale nella capitale.
“Un’esperienza molto intensa e impegnativa – commenta Di Maio – che ha consolidato amicizie e avviato nuovi rapporti, raccogliendo contatti e opportunità che saranno, come sempre, messi al servizio del territorio, delle nostre imprese e delle realtà interessate a quella parte del mondo. E nell’ambito delle mie possibilità, assieme ai colleghi che con me hanno condiviso questa esperienze, agiremo sul Governo per accrescere attenzione e investimenti su una parte del mondo ricca di opportunità per il nostro Paese”.