Nel pomeriggio di venerdì 22 aprile all’Oratorio di San Sebastiano di Forlì in via Guido da Montefeltro è in programma l’apertura della mostra fotografica “Bambini invisibili. Il lockdown dell’Infanzia” che resterà aperta fino al 5 maggio, dalle ore 10,00 alle ore 12,00, dal lunedì alla domenica, compreso i festivi. L’esposizione sarà visitabile anche in orario pomeridiano, dalle ore 15,00 alle ore 18,00 nelle giornate di martedì, giovedì, sabato e festivi. Per le scolaresche è attivo anche un servizio di prenotazione in orari diversi da quelli indicati rivolgendosi alla segreteria del Servizio Scuole e Sport: 0543/712347 – 712119, email staff.scuolaesport@comune.forli.fc.it.
L’inaugurazione è prevista per le ore 16,00 e vedrà la presenza di Paola Casara assessore alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Forlì, e dei professori Lucia Balduzzi e Roberto Farne’, docenti di didattica e pedagogia speciale dell’Università di Bologna. “Il percorso fotografico affronta un tema di grandissima attualità come quello dei bambini invisibili” afferma l’assessore Paola Casara. “Al centro della scena – prosegue – ci sono infatti le vite di scolari e delle loro famiglie che sono state condizionate e stravolte dalla durissima esperienza della pandemia Covid. Il linguaggio delle immagini, potente e anche evocativo, mette a disposizione elementi di riflessione e approfondimento unici e di grandissimo interesse. E’ una mostra da non perdere e invito tutti ad andare a visitarla”.
L’iniziativa è organizzata dal Servizio Scuole e Sport del Comune di Forlì e dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Bertin” dell’Alma Mater, in collaborazione con la Biblioteca “Mario Gattullo” e la rivista “Infanzia”.
Nel marzo 2020 il lockdown di scuole e servizi per l’infanzia, a causa della diffusione pandemica Covid, ha costretto i bambini e le bambine, insieme alle loro famiglie, a una condizione di clausura domestica, insomma a essere socialmente “invisibili”. Ma al tempo stesso è emersa l’urgenza di una riflessione pedagogica e politica sul “bambino sociale”, sulla sua posizione di soggetto silenzioso, non ascoltato di fronte a scelte urgenti che lo riguardano. La direzione della rivista “Infanzia” ha voluto dar voce e immagine a questa condizione d’invisibilità, sollecitando le famiglie a rappresentarla fotografando giochi, attività didattiche (a distanza), momenti di vita quotidiana, prove di resistenza e resilienza in atto nelle proprie case durante il lockdown. Molte famiglie hanno risposto inviando fotografie. La mostra presenta una selezione d’immagini accompagnata da analisi e ricerche di studiosi di scienze dell’educazione che, a partire dalle suggestioni delle fotografie, hanno indagato la condizione dell’infanzia nel trauma dell’evento pandemico, per guardare oltre, prospettando visioni e condizioni del rapporto fra adulti e bambini che non si riduca a un semplice “ritorno alla normalità”.