Dopo due anni di pandemia i Testimoni di Geova tornano alle riunioni in presenza

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Anche le congregazioni dei Testimoni di Geova di Forlì hanno riaperto i loro luoghi di culto per partecipare alle riunioni in presenza a partire dal 1° aprile. In Italia sono state riaperte al pubblico circa 1.100 Sale del Regno, comprese le 86 dell’Emilia Romagna, dove si riuniscono circa 20.000 fedeli. A motivo della pandemia, nei due anni appena trascorsi, tutti i luoghi di culto sono rimasti chiusi e le riunioni religiose sono state trasferite su una piattaforma online a cui potersi collegare da casa con il proprio dispositivo elettronico. A Forlì come in tutta Italia le riunioni in presenza erano sospese dal 6 marzo 2020 per motivi di cautela. L’ingresso sarà ora nuovamente consentito seguendo alcune norme fondamentali di sicurezza sanitaria, sulla base del protocollo firmato col governo.

Per garantire la sicurezza di tutti, le riunioni saranno tenute in modalità ibrida, unendo la partecipazione in presenza a quella online per chi vorrà ancora collegarsi da casa. Dopo un periodo di test di alcuni mesi che ha prodotto ottimi risultati sia dal punto di vista tecnico che della sicurezza sanitaria, la modalità ibrida è stata estesa a tutti i luoghi di culto in Italia. “La riapertura dei luoghi di culto ha generato un grande entusiasmo. Finalmente insieme! Partecipo alle riunioni dei Testimoni da quasi 50 anni”, dice Maria che ha 80 anni. “Soffro di ansia depressiva e anche se in questi due anni ho seguito tutto online, solo quando siamo insieme ci possiamo manifestare un calore umano e un sostegno in modo del tutto speciale”.

Un uomo, che vive nella nostra regione, sposato con una Testimone di Geova, dopo aver appreso dalla moglie che sarebbero riprese le riunioni in presenza, ha detto: “Ci andremo! Perché in questi due anni mi sono mancati buoni amici che mi incoraggiano e mi stimolano per il bene”.
Non vedevamo l’ora di conoscere di persona tutti coloro che abbiamo visto solo sullo schermo durante i nostri incontri virtuali”, ha detto Roberto Guidotti portavoce per l’Emilia Romagna dei Testimoni di Geova. “Negli ultimi due anni, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, c’è stato un sorprendente aumento di presenze alle nostre riunioni da parte di giovani, anziani e anche molti che studiano la Bibbia con noi. Ad esempio, alla riunione annuale più importante, la Commemorazione della morte di Gesù, nel 2021 hanno partecipato in Italia quasi 520.000 persone”.

Non tutte le attività saranno riprese in presenza. L’opera di insegnamento della Bibbia, ad esempio, che in passato veniva svolta a domicilio o in luoghi pubblici, continuerà a distanza per lettera, telefono e Internet. “Questo garantirà per il momento una maggiore sicurezza per la salute di tutti”, conclude Guidotti. “Vi sono attualmente oltre 100.000 persone in Italia che studiano la Bibbia con i Testimoni di Geova. È evidente dunque che tra le persone c’è ancora un grandissimo bisogno di spiritualità, che molti desiderano soddisfare nonostante la distanza fisica”.
Le informazioni per partecipare localmente alle riunioni dei Testimoni di Geova sono disponibili su jw.org.

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