Sabato 7 maggio, a partire dalle ore 10,00 l’Associazione Aurora, con sede a Palazzo Albicini in Corso Garibaldi 80 a Forlì, ospiterà la “Festa del Centenario” di Penombra, la più antica rivista italiana di enigmistica, fondata a Forlì nel 1920 da Eolo Camporesi, allora giovane medico forlivese ventinovenne, poi diventato notissimo.
L’iniziativa, che viene celebrata con due anni di ritardo a causa del Covid, ha il patrocinio del Comune di Forlì – Assessorato alla promozione culturale, museale e dell’Alta Formazione universitaria, Politiche internazionali, Progetti europei; si aprirà con il saluto ai convegnisti e alle autorità comunali, seguirà l’intervento di Federico Mussano (autore di numerosi libri sull’enigmistica e collaboratore di Penombra) che parlerà ai presenti di “Eolo Camporesi, luce forlivese nella Penombra”.
Ci sarà poi spazio anche per una gara individuale di velocità per solutori, alla quale seguiranno le premiazioni e il pranzo. La rivista Penombra esiste tuttora, continua ad essere un mensile (esce a inizio di ogni mese) ed è riservata ai soli abbonati. Eolo Camporesi, che la guidò per cinquant’anni, utilizzò lo pseudonimo Cameo per proporre complessi giochi chiamati Sciarada incatenata, Losanga sillabica, Frase bifronte e altri ancora. Anche le rubriche avevano nomi assai particolari, quali Et lux facta est, Lucciole per lanterne, Fuochi di fila.