Nominati i componenti del Consiglio della Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, composizione determinata dai criteri di rappresentanza e dalle indicazioni conseguentemente formulate dalle associazioni, in cui dopo due quinquenni di impegnata presenza di Coldiretti nelle vesti del consigliere Anacleto Malara, entra a far parte dell’organo il direttore Alessandro Corsini, insediatosi ad Aprile 2022 alla guida di Coldiretti Forlì-Cesena e Coldiretti Rimini, proseguendone l’incarico camerale.
Unico consigliere per il comparto agricolo, Alessandro Corsini, che in passato ha svolto la medesima funzione presso la Camera di Commercio di Parma, commenta la nomina: “La circoscrizione territoriale della Camera di Commercio della Romagna ha una superficie di oltre 3.240 kmq, 55 Comuni, più di 729 mila abitanti, quasi 100 mila localizzazioni registrate e un valore aggiunto totale di circa 19,4 miliardi di euro. Attualmente le aziende agricole iscritte sono 6338 su Forlì-Cesena e 2425 su Rimini con una percentuale che sta crescendo in entrambe le provincie, delle strutture agrituristiche. La Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini è una struttura fondamentale per l’economia del territorio e per il nostro settore: accolgo con grande gioia questa nomina con l’impegno a rappresentare tutto il comparto agricolo con dedizione e confronto con tutte le associazioni”.
“Nelle campagne – precisa Corsini – si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media ma con punte oltre 47mila euro per le stalle da latte e picchi fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli. Una stangata aggravata dagli altri costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Per non parlare dell’emergenza siccità che costringe quest’anno ad aumentare il ricorso all’irrigazione con i costi energetici alle stelle. E’ necessario, soprattutto in territori come quelli delle nostre provincie, così vicini alla Riviera ed al comparto turistico, ristabilire gli importanti valori che il periodo pandemico e l’attuale crisi hanno evidenziato come fondamentali: l’importanza dell’agricoltura, della cura della natura e del rispetto delle risorse”.
“Occorre sostenere il ritorno alla terra dei giovani e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale superando gli ostacoli burocratici che si frappongono all’insediamento” conclude il direttore Corsini.