Per il candidato sindaco Francesco Billi: “Sento dire spesso che i giovani sono il nostro futuro, invece io penso che siano soprattutto il nostro presente, perché è adesso che dobbiamo farli innamorare del territorio fornendo loro risposte, opportunità e partecipazione. Non è semplice, ma conosco bene questa sfida perché da assessore l’ho già affrontata ottenendo qualche risultato concreto nell’aggregazione giovanile e nel coinvolgimento delle famiglie“.
“Oggi occorrerà uno sforzo ben maggiore per invertire la rotta, ma non possiamo permetterci che le nostre ragazze e i nostri ragazzi vadano a fare altrove quello che potrebbero fare qui. L’isolamento imposto dalla pandemia ha aggravato negli ultimi anni una situazione già compromessa dall’assenza di iniziative politiche adeguate, nonché dalla mancanza di una palestra comunale. Sarebbe urgente organizzare un tavolo di lavoro permanente rivolto ai giovani delle superiori e ai nostri universitari per metterli a contatto con il Municipio, con l’associazionismo e con le realtà paesane, incentivando la partecipazione. Si faciliterebbe così una continuità con l’esperienza del Consiglio Comunale dei ragazzi, che è un’ottima iniziativa, ma termina quando poi gli interessi scolastici, e non solo, si spostano a Forlì” continua Billi.
“Musica, sport, cultura e ambiente, invece, sono ambiti nei quali i giovani locali devono tornare ambiti ad essere protagonisti, per questo se sarò eletto sindaco, ho intenzione di tenere la delega alle Politiche Giovanili per dargli forza e concretezza. Sarebbe inoltre importante valutare il ritorno ai progetti di Servizio Civile Volontario: un’interessante opportunità formativa che allo stesso tempo garantiva alle associazioni culturali un grande aiuto. Oltre a ciò occorre pensare alle famiglie, aumentando la proposta pubblica educativa, pedagogica e intrattenitiva extrascolastica, come per esempio quella dei centri estivi. Crediamo, insomma, che giovani e famiglie debbano essere considerati punti di riferimento prioritari per orientare le scelte amministrative, favorendo l’aggregazione, la socializzazione e consolidando sempre di più il legame con il territorio” conclude Francesco Billi [notizia del 28 maggio 2022].