Tressette, origine del gioco amato nel Sud Italia

carte da gioco

Sono numerosi i giochi di carte che fanno parte dei casinò terrestri e casinò online. Quest’ultimi sono stati la vera rivoluzione degli ultimi anni. Sono entrati a far parte delle persone grazie all’aiuto, involontario, dei vari lockdown che hanno colpito il nostro paese per contrastare la diffusione del Covid-19. Non solo, il merito del boom del settore dei siti di giochi online è dovuto anche alla vasta scelta di titoli con la quale divertirsi in qualsiasi momento: a casa, in treno, in spiaggia oppure ad una cena, l’utente può con un solo click accedere al proprio conto e usufruire di tutti i servizi.

I molti scettici pensavano che con il passaggio dall’offline all’online sarebbe cambiata l’esperienza di gioco, snaturando l’essenza dei prodotti. Invece non è così, anzi, le persone hanno trovato i titoli sul web ancora più divertenti: effetti speciali e sonori condiscono il gioco, permettendo l’immersione totale. Uno dei giochi di carte che non ha perso la sua natura strategica e divertente è il tressette. Molto popolare dal centro al sud Italia, ha radici antiche, anche se la sua origine ancora non è molto chiara. Quali sono le ipotesi degli studiosi? 

Tressette, Spagna o Napoli i luoghi dove nasce

Chiunque di noi, nella propria vita, ha sentito almeno una volta la parola “Tressette” o ha visto i propri nonni e zii giocarci. Si può giocare in 2 o in 4, in alcune varianti anche in 8. Essendo un gioco di carte molto regionale, infatti, le regole non sono universali, possono variare in base al luogo in cui ci troviamo. La sua origine, come detto prima, è incerta, non ci sono fonti ufficiali che possono confermare la sua provenienza. Molti studiosi pensano sia nato in Spagna, intorno al XVII secolo, ma prime testimonianze scritte smentiscono tale ipotesi, indicando Napoli come città d’origine.

Un documento in particolare che parla del Tressette, tra i più antichi, è quello della Prammatica, risalente all’agosto del 1631 dal duca di Monterey, Vicerè della città partenopea. Attualmente lo si può consultare nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Ci sono altre tracce, risalenti al 1650 e il 1670, con la canzone Michelemmà. In particolare ci sono una serie di parole che raccontano dell’esistenza del gioco: “È nata in miezzo al mare una scarola e i turchi se la jocano a Tressette, e i turchi se la jocano a Primera“.

Esiste un trattato antico, scritto da Domenico Mantovano. Scritto in lingua italiana, è un vero e proprio manuale sul gioco, con tanto di tattiche. Il titolo è ‘”Il tresette in disciplina o siano alcune regole da osservarsi nel nobilissimo gioco di tresette estese da Domenico Mantovano”. Celebre, inoltre, il manoscritto di Giovan Battista Morelli, pubblicato nella Venezia del 1756. Il titolo è “Il trionfo del Tessette”. Il più noto, però, resta quello del sacerdote napoletano Marcello Chitarrella, la cui stampa antica risale al 1840 (De Regulis Ludendi ac Solvendi in Mediatore et Tresseptem, ed. Cataneo, Napoli) conservata alla Biblioteca Casanatense di Roma.

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