In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, la ricorrenza indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ricorre il 14 giugno di ogni anno, l’Avis Comunale di Forlì ha scelto di dire il suo “grazie” alla città e ai donatori con un’iniziativa speciale. Per rendere omaggio al forte spirito solidale che contraddistingue i forlivesi nel dono di sangue e plasma, l’Associazione ha in serbo per la cittadinanza due momenti di incontro – uno mattutino e uno pomeridiano – ispirati all’arte e alla bellezza del paesaggio naturale. In particolare, la Giornata mondiale del donatore 2022 intende ricordare la figura del dottor Ugo De Castro, che diede inizio alle prime attività trasfusionali a Forlì.
“Sebbene, su base regionale, sia stato rilevato un calo delle donazioni nei primi mesi del 2022 – sottolinea Roberto Malaguti, presidente di Avis Forlì – che è concomitante con l’aumento dell’attività trapiantologica e chirurgica, il territorio di Forlì-Cesena si è dimostrato ancora una volta tra i più virtuosi. Comparando i dati relativi alle unità di sangue intero e in aferesi raccolte nei primi 4 mesi dell’anno in corso rispetto a quelli del 2021, c’è un leggerissimo margine di vantaggio, del quale però non ci si può accontentare. Se possiamo garantire questi standard di autosufficienza e vantare dati che sono tra i migliori della regione, il merito è dell’attenzione al dono e dell’attivismo dimostrati dai nostri donatori anche nei periodi di criticità”.
Il programma della Giornata
Nella mattina di martedì 14 giugno, la Casa del Donatore (via Giacomo della Torre, 7) apre le porte per presentare alla cittadinanza il restauro dell’atrio della palazzina con l’opera del pittore Maceo Casadei e il riposizionamento della statua “L’Urlo” di Gino Del Zozzo, in ricordo del gesto volontario dei donatori di sangue. La cerimonia avrà inizio con lo scoprimento della tabella stradale in via Ugo de Castro (ore 9.30) e proseguirà alle 10.15 presso la sede Avis di via della Torre alla presenza del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e del presidente dell’Avis Comunale di Forlì Roberto Malaguti.
Nel pomeriggio, la Giornata del donatore proseguirà con un ulteriore “regalo” alla città: la visita guidata del giardino del CEAS “La Cócla”, un’oasi naturale al centro della città (via Andrelini 59), curata dalle Guardie Ecologiche Volontarie di Forlì e coordinata dal Claudio Aprili (Guardia Ecologica e Consigliere Avis Forlì). La visita inizierà alle ore 17.00 e terminerà alle 18.30. I posti sono limitati: è obbligatoria la prenotazione telefonica al numero 0543.20013 (venerdì, lunedì e martedì dalle 8.30 alle 13.00).
Il ricordo del dottor Ugo De Castro
Originario della provincia di Brindisi, il dottor Ugo De Castro, divenuto Direttore Sanitario dell’Ospedale di Forlì, profuse il suo impegno principale nella raccolta di sangue, per garantire l’autosufficienza territoriale in Romagna. Nel 1936 fondò, insieme a 45 pionieri, la sezione forlivese dell’Associazione Volontari Italiani Sangue, iniziando a usare tecniche trasfusionali all’avanguardia per l’epoca. Altra data fondamentale per la storia della raccolta di sangue in città è il 1953, quando nei sotterranei dell’Ospedale Morgagni fu inaugurato un nuovo Centro trasfusionale. A seguito del tragico incidente stradale che colpì Erio Casadei, giovane promessa forlivese del motociclismo nazionale, la famiglia Casadei donò una palazzina (l’attuale sede amministrativa di Avis Forlì in via Della Torre) che per anni, dal 1958, ha ospitato il Centro trasfusionale. Da qual momento, il numero di donatori è andato crescendo in modo esponenziale in città.
Il restauro dell’atrio della Casa del donatore e dell’opera di Gino Del Zozzo
La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue sarà anche l’occasione per ammirare il completamento del restauro dell’atrio della Casa del Donatore con l’opera di Maceo Casadei e assistere alla nuova collocazione della statua “L’Urlo” di Gino Del Zozzo. I lavori di restauro sono stati sostenuti dal Comune di Forlì. In occasione degli ottanta anni dell’Avis Comunale di Forlì, celebrati nel 2016, l’Associazione, allora presieduta da Valdemaro Flamini, realizzò la volontà di acquistare un’opera d’arte dell’artista Gino Del Zozzo da donare alla città. La statua in pietra intitolata “L’Urlo” venne scelta come la più coerente con il significato umanitario dell’attività svolta da Avis e fu collocata nel Parco Urbano “Franco Agosto”. A seguito del danneggiamento subìto, l’opera è stata rimossa dal suo sito originario, restaurata e verrà posizionata all’interno della Casa del Donatore. info: 0543.20013; forli.comunale @avis.it; www.avisforli.it.