Originalismo americano

Roberto Balzani

La sentenza antiabortista della Corte Suprema degli Stati Uniti risponde, è stato osservato, ad una lettura “originalista”, cioè letterale della Costituzione americana: Costituzione che, al tempo, prevedeva il diritto di portare le armi per difendere la libertà personale, ma che negava quelli più elementari delle donne, dei nativi e degli schiavi afroamericani. L’abolizione della schiavitù in Costituzione, il XIII emendamento, costò la vita al presidente Lincoln nel 1865. Un altro grande presidente, Wilson, fra il 1919 e il 1920 riuscì a far ratificare il XIX emendamento, contro le discriminazioni sessuali in materia elettorale.

Da allora, nessun emendamento sui diritti civili. Sono trascorsi 100 anni. Ecco perché una Corte Suprema “filologica” ha potuto permettersi di portare indietro le lancette dell’orologio della storia. Forse, in questi cento anni, un emendamento sui diritti della persona avrebbe anche potuto essere scritto. Forse sarebbe stato più importante dell’ultimo, il XXVII, che ha limitato nel ’92 gli aumenti degli stipendi dei membri del Congresso. La pietrificazione della Costituzione (che pure prevede l’ aggiornamento tramite emendamenti) ha finito per attribuire agli Stati competenze crescenti sul terreno dei valori, accentuando la frattura morale che già esiste a livello territoriale nella Grande Repubblica Federale.

Roberto Balzani

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